Diffusori Aerial Acoustics 6T

14.04.2016
Aerial Acoustics 6T
Aerial Acoustics 6T

Premesse

Come qualche lettore più attento saprà, personalmente prediligo le casse ad alta efficienza. Secondo me si comincia a ragionare da circa 95 dB in su. Musica proposta “in ambiente” e non “fra le casse”. Diffusori molto più aperti e rivelatori. Suono più vivo, immediato e presente. Meno interpretato e fintamente Hi-FI. Insomma, per parte mia B&W, Kef, Monitor Audio e tante altre casse, tendenzialmente a bassa efficienza, dal crossover complesso e assetate di watt, suonano praticamente tutte uguali. Più o meno e con i dovuti distinguo. Ma mettiamoci dentro anche mostri sacri come Avalon, Sonus Faber, Wilson. Non parliamo poi di Bose… Prima di essere tacciato di sufficienza o superficialità, perché so di non meritarmelo, rimando l’approfondimento dell’argomento a un prossimo contributo più strutturato, sempre sulle pagine di ReMusic.it. Fatto sta che, appena acquisita la rappresentanza italiana, le orecchie fini di Luca Righetti, distributore MondoAudio, mi hanno proposto le Aerial Acoustics 6T oggi in prova. Come dire: che sia una provocazione del destino? Mi sono quindi letto un po’ di letteratura preliminare su prodotto e produttore e ho accetto la sfida.

 

Design

Aerial Acoustics, americana dei dintorni di Boston, azienda nata nel 1989. Il progettista è Michael Kelly, nome piuttosto noto negli States, a cui è riconosciuto un orecchio fuori dal comune e un’altrettanto notevole capacità progettuale. Esperienze in ADS, dove si occupa delle linee di produzione, con numeri anche di diecimila driver al mese, poi Boston Acoustics e B&W.

Aerial è uno “slow brand”, un’azienda che non ha voluto crescere velocemente. L’ha fatto in maniera intenzionale e, si sa, negli USA le possibilità di spingere sull’acceleratore e arrivare ai numeri non mancano certo. Nelle intenzioni di Aerial si è preferito privilegiare la tenuta dei progetti nel tempo, la cura artigianale dei prodotti, la distribuzione competente e qualificata.

 

Costruzione

Visto che si è parlato di sensibilità, cominciamo col dire che le 6T denunciano 90 dB per 2,83 volt a un metro. Con un’impedenza di 4 ohm, un minimo di 3 ohm, una bassa reattanza, risposta in frequenza di - 6 dB a 30 Hz e potenza applicabile di 25 watt minimi ma di più di cinquanta consigliati, il puzzle è completo. In sintesi si tratta di un bel diffusore “classicamente Hi-Fi” – tower multivie facilmente inseribile in ambiente – ma con quella tendenza più moderna che lo porta a essere più facile da pilotare dei grandi classici passati. Anche se non facilissimo, come ci si dovrebbe legittimamente aspettare solo da una vera alta efficienza.

Mid e woofer sono AAC, con cono in impasto nientepopodimeno che di papiro. I tweeter sono i danesi Scan-Speak Revelator modificati su specifiche Aerial.

Il crossover è un quart’ordine Linkwitz-Riley – approfondimento QUI – con tagli a 600 e 4.000 Hz e celle fisicamente separate.

Il cabinet è formato da MDF a sei strati curvato, impiallacciato o verniciato, con tre centine interne di irrigidimento, incastri maschio/femmina e frontale smorzato a due strati.

Molto belle e curate le griglie parapolvere, dei pannelli in acciaio curvato a grandi celle esagonali, coperte da tessuto acustico e bloccate in posizione da otto paia di magneti al neodimio sotto la superficie del frontale stesso.

Eccezionale la finitura estetica. Amo il laccato nero, molto classico, che tende a far “scomparire” i componenti, come ben sanno i costruttori di pianoforte. In questo caso si è andati oltre, con un laccato metallizzato veramente finissimo, dalla superficie specchiata e senza alcuna ondulatura visibile.

Conclude la dotazione un bel set di piedini, punte e sottopunte.

 

Ascolto

Aerial Acoustics 6TProvate con il finale Gryphon Antileon EVO, il Cary Audio SA-200.2, i due EAR Yoshino V12 e 534, i miei soliti riferimenti e un po’ con tutti gli apparecchi di passaggio, come faccio normalmente, le 6T si sono dimostrate un carico facile e di notevole tenuta in potenza. Dalle prime note hanno mantenuto le promesse. Doppio woofer di dimensioni contenute, mid dello stesso produttore, vero tweeter molto esteso: in una sola parola, grande “integrazione” sonora. Questa è la loro chiave di lettura e di ascolto.

 

Acuti rotondi e setosi, Revelator mai affaticante. Basso tipicamente bass reflex: “tanto” ma un filino grosso e debordante. Le 6T confermano il loro profilo pubblicitario, quello che potete leggere sul sito Aerial Acoustics, quello di un diffusore “snello dal suono corposo”, con un basso di grandi dimensioni ed estensione nella parte di “calore”.

Ancora a proposito del volume e della qualità dei bassi, l’accordo reflex posteriore richiede la solita cura nell’accostare il diffusore alla giusta distanza dalla parete di fondo e, in questo modo, ci si può divertire provando soluzioni diverse.

 

Un dettaglio curioso: le casse hanno dimostrato una profondità paradossale, suonando con una grande senso di presenza “sulle casse”, quando ascoltate molto da vicino, con un “teatrino sonoro” molto scolpito, tipo quelli che si possono sperimentare alla bocca di una grande tromba dei medi di un’alta efficienza.

In campo ravvicinato la cassa tende quindi a suonare molto “nella cassa”. Alla distanza giusta per ottenere un corretto sweet spot, il punto di ascolto migliore per radiazione diretta e meno influenzato dalle riflessioni, l’immagine diventa invece ampia e definita come ci si può legittimamente aspettare. Questo potrebbe dipendere dal diagramma polare dei componenti, quello che descrive le caratteristiche direzionali di un altoparlante. In questo caso, quindi, azzardo il consiglio che vadano ascoltate a debita distanza e non in condizione “monitor”.

 

Pro

Nell’ingombro di un mini monitor, che non può essere a lui paragonabile per completezza di emissione, il tipico diffusore che si può acquistare e mai più rivendere o da cui separarsi. Musicale, esteso, appagante, ruffiano il giusto sul basso… In una parola sola: concreto.

 

Contro

Io preferisco l’alta efficienza che “butta in ambiente” il suono, ma qui, visto il livello del risultato, è onestamente una questione di gusti. Attenzione alla distanza del punto di ascolto dalle casse.

 

Chissà

Nulla di rilevante. Un progetto solido e maturo, molto più concreto e musicale di altri più estremi.

 

Metafore veloci e sintesi finale

Per i miei gusti, le Aerial Acoustics 6T sono le piacevoli eccezioni che confermano la regola, casse con cui anche un amante dell’alta efficienza come me potrebbe senza dubbio convivere. Sono un bel paio di passi oltre le consuete multivie bassa efficienza di progetto tipicamente Hi-Fi: quelle facilmente inseribili in salotto, rivelatrici più a basso volume che coinvolgenti ad alto, tendenti a suonare creando la scena in mezzo e dietro le casse.

Casse complete, appaganti, punchy sul rock e naturali sulla classica, rivelatrici ma non affaticanti, molto trasparenti e piacevoli, facili da far suonare, non esigenti in termini di posizionamento – se non si considera la particolarità dell’emissione in campo molto ravvicinato.

La loro caratteristica principale è il cosiddetto “blend” fra i componenti, la capacità di accostare e integrare le singole gamme, indizio che, oltre a un’ottima selezione e sinergia dei singoli altoparlanti, è stato fatto un buon lavoro anche con il crossover.

 

A chi è rivolto

Una cassa all round, per tutti e tutti i generi, proprio senza controindicazioni per generi musicali. Le Aerial Acoustics 6T sono quella che si ama definire una scelta adulta, matura. Si pongono in quella terra di confine fra i diffusori “temporanei”, quelli che ci fanno sempre dire “ma il prossimo che avrò sarà meglio” e quelli “estremi”, complicati da settare, amplificare e – spesso – anche da ascoltare. D’altra parte, per chi vuole fare questo tipo di passo in più, già disponibili in casa ci sono le 7T…

 

 

Timbrica | estensione in frequenza, capacità di riproduzione fedele dello strumento e delle sue armoniche
Ottime sugli strumenti naturali, leggerissimamente morbide su quelli amplificati, ma è più una qualità che un difetto, soprattutto nel lungo termine.


Dinamica | micro (dettaglio) e macro (assoluta), estensione e velocità dei transienti
A patto di dargli abbastanza watt, nulla da precisare: equilibrio dipendente appunto dalle capacità dinamiche dell’amplificazione, visto che le casse hanno dimostrano un’ottima tenuta indistorta in potenza.


Immagine | ambiente, trasparenza, scena, piani sonori, palcoscenico virtuale, senso di presenza, risoluzione
Restituzione di una scena fra-e-dietro le casse, corretta e dipendente dalla distanza fra i diffusori, come da premesse costruttive.


Tonalità | impostazione generale dell’apparecchio, se presente o caratteristica: ad esempio calda, fredda, virata, ambrata, lucida, opaca…
Acuti neutri ed equilibrati, medi e bassi con quella punta di calore a cui abbiamo già accennato.


Emozione | capacità di coinvolgimento emotivo, molto dipendente dagli accoppiamenti, parametro assolutamente anarchico e personale
Una cassa “facile”, istintivamente piacevole, non denota idiosincrasie ed è molto “liquida” e coerente all’ascolto.


Costruzione e imballo | Molto curata e di alta qualità la prima, non si può chiedere di meglio, a meno di non volere lussi inutili e spesso non funzionali. Imballo con cassa esterna in cartone e interna in pannelli di legno con blocchi in schiuma di supporto: pratico e leggero, ma robusto dove serve.


Rapporto prestazioni/prezzo | Un acquisto che non deluderà, una coperta lunga su molti parametri, per essere molto soddisfatti e non dover desiderare altro per lungo tempo.

 

 

Caratteristiche dichiarate dal produttore

Risposta in frequenza: 35Hz-25kHz ±2 dB, -6dB a 30Hz

Sensibilità: 90dB per 2,83V a 1m in asse

Impedenza: 4ohm, 3ohm minimo, bassa reattanza

Potenza applicabile: 25W minimi, >50W consigliati

Woofer: 2 da 5,9"/150mm con cestello in magnesio massiccio, cono in impasto speciale di papiro, connettori in rame, doppio magnete, bobina da 1,25", Xmax lineare

Midrange: 1 da 4,8"/123mm con cestello in magnesio massiccio, cono in impasto speciale di papiro, connettori in rame, doppio magnete, bobina da 1" in alluminio ramato

Tweeter: 1 da 1"/25mm su piastra di alluminio massiccio, cupola morbida a guida d’onda, doppio magnete, bobina da 1”, connettori in rame

Crossover: quarto ordine Linkwitz-Riley con tagli a 600Hz e 4.000Hz, celle fisicamente separate

Connettori: quattro, dorati, per cavo spellato, forcelle e banane, dotati di jumper, adatti a bi-wiring e bi-amping

Cabinet: MDF a sei strati curvato e impiallacciato o verniciato, tre centine interne, incastri maschio/femmina, frontale smorzato a due strati

Griglie parapolvere: pannello in acciaio curvato a grandi celle esagonali, coperto da tessuto acustico e bloccato in posizione da otto paia di magneti al neodimio sotto la superfice del frontale casse

Dimensioni: 195x1.105x335mm LxAxP, base e punte incluse

Peso: 30kg l’una, 41 kg con imballo

 

Distributore ufficiale Italia: al sito MondoAudio

Prezzo Italia alla data della recensione: 8.950,00 euro la coppia

Sistema utilizzato: al mio impianto

 

 

DIRITTO DI REPLICA | LA PAROLA AL PRODUTTORE

Hello Mr. Castelli,
Thank you very much for your email and for reviewing our Aerial Model 6T.
Regarding your questions:

  • The papyrus blend used in our driver cones is a way of utilizing natural material to randomize and break-up the standing waves in cones without affecting sonic transparency or delicate small signal details.
  • As is well known, system efficiency, bass extension and cabinet volume are directly related. Changing one affects the other two. The 6T design provides surprising bass extension, definition and sensitivity from a relatively small cabinet. The 6T is easily driven by most electronics, even smaller amplifiers, yet it can easily provide wide dynamic range and big scale with large amplifiers too. Very important, the 6T provides the natural sonic balance so critical to musical enjoyment. The graceful cabinet allows easy placement in rooms while providing exceptional overall performance typical of a much larger speaker.
  • Our network designs usually start with 24dB/oct layouts and measurements, but are ultimately adjusted by ear to achieve the most natural sound.

Thank you again for the time and energy involved in reviewing the Aerial 6T. We sincerely appreciate it. I am really anxious to read the English version!
Thank you very much and best regards,
Michael Kelly
Aerial Acoustics

20/04/2016

Immagine per gentile concessione Aerial Acoustics
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di Giuseppe
Castelli
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