All-in-one Technics Ottava SC-C70MK2

07.01.2021

Sistema all-in-one premium, così Technics sul proprio sito web definisce l’Ottava SC- C70MK2. È una precisazione doverosa, per evitare che, sia pure con declinazioni differenti a seconda dell’età, la mente di chi legge corra subito ai vecchi “compattoni” della Grundig così in voga negli anni ‘70 o a improbabili accrocchi contemporanei a base di Bluetooth, Wi-Fi e abbondante salsa di soia. Personalmente non possiedo e non ho mai posseduto apparecchi di questa tipologia. Fatta eccezione per un paio d’incursioni, nell’ambito degli speaker attivi con connessione Bluetooth, entrambe consumatesi nell’arco di alcuni anni con il trapasso a miglior vita dei rispettivi apparecchi. Con queste premesse, una risposta affermativa alla chiamata del direttore che mi proponeva di provare l’apparecchio in questione, è stata vista dal sottoscritto come una nuova chance o, per dirla parafrasando un titolo dei R.E.M, una nuova avventura in Hi-Fi.

 

Technics Ottava SC-C70

 

L’Ottava SC-C70 è proprio uno di quegli apparecchi che fa di tutto, ma proprio di tutto, per questo motivo non mi dilungherò troppo in premesse o considerazioni preliminari ma proverò a descrivervelo e al contempo fornirvi le mie impressioni d’utilizzatore ponendo una particolare attenzione all’immediatezza e alla semplicità con cui ogni funzione si è dimostrata effettivamente fruibile nella pratica. Se vi ho dunque incuriositi, come di consueto, vi invito a mettervi comodi, servirvi un drink e a seguirmi in questa avventura, perché molte sono le cose che questo apparecchio ha da offrirci.

 

L’uso di un all-in-one sottintende, per definizione, la possibilità di ridurre il numero di collegamenti e avere pochi cavi che girano per casa, nella migliore delle ipotesi giusto un cavo di alimentazione e poco più. Non sorprende quindi che tali apparecchi godano di un elevato WAF in ambito famigliare. Non di meno, però, chi li acquista, anche nel caso si tratti di un appassionato di alta fedeltà e di tecnologia, si augura che l’integrazione di così tante funzioni non comporti un utilizzo troppo complicato ma, al contrario lo semplifichi, fino ad arrivare, nel migliore dei casi, al tanto agognato plug&play, a mio avviso vero e proprio punto di forza di tali apparecchi. Non ci resta quindi che verificare quante di queste aspettative l’Ottava di Technics sappia soddisfare.

 

Estratto dal suo doppio imballo e posizionato su di una superficie ben solida, vedremo poco più avanti il perché, non ci resta che inserire due pile AAA nel telecomando, collegare il cavo di alimentazione e quello dell’antenna per il tuner, il classico cavetto a T, qui terminato BNC, per essere pronti a partire. L’inizio non è niente male, due soli collegamenti, impatto ambientale pressoché nullo. Mia moglie, in seguito, avrà modo di commentare la fatidica frase “vedi che non servono tutte quelle matasse di cavi che corrono per tutta la casa”. Inutile dirvi che non ho raccolto la provocazione, ma ho invece fatto tesoro dell’insegnamento di Cechov che suggeriva come l’unico matrimonio felice sia quello che si celebra fra un marito sordo e una moglie cieca. Evidentemente il Nostro non era un audiofilo e una sorta di sordità selettiva è nel nostro caso assolutamente preferibile!

 

Ma torniamo a noi… Come dicevamo, per ottenere le migliori prestazioni l’apparecchio va collocato su di un appoggio solido e possibilmente sordo alle vibrazioni giacché l’Ottava, essendo dotato di un subwoofer da 12 cm e 40 watt di potenza con emissione dal basso, che si sommano ai 30 più 30 watt dei diffusori frontali, non è propriamente un mero boombox! Nonostante l’innegabile dispiegamento di forze, il Technics misura solamente quarantacinque centimetri di larghezza per ventotto di profondità, con un’altezza di appena quattordici. Le dimensioni contenute lo rendono gradevole e al tempo stesso di facile collocazione. Il design, pur non particolarmente innovativo, è sobrio ed essenziale e difficilmente finirà con lo stancare o risultare fuori moda con il passare degli anni. I materiali impiegati, tutti di buona qualità, vedono un abbondante ricorso alla plastica, utilizzata per il frontale, per i fianchi e per il coperchio del vano CD. Per la parte superiore, che funge anche da coperchio, si è fatto ricorso a una lastra di alluminio spazzolato di colore silver come nell’apparecchio in prova, ma si può avere anche in colore nero. Su di essa trovano posto gli unici tre pulsanti fisici di tutto l’apparecchio. Accensione, volume su e volume giù. Gli altri sei sono del tipo a sfioramento e sovraintendono alla selezione dei favoriti, delle sorgenti e al funzionamento del lettore di compact disc. Questi ultimi, i classici play/pause, FF - Avanti Veloce e REW - Riavvolgi, in verità funzionano anche durante la riproduzione di contenuti USB o in streaming, rendendo veramente pratico saltare una traccia, oppure mettere momentaneamente in pausa la riproduzione per rispondere al telefono, magari proprio il cellulare che in quel momento è collegato tramite Chromecast o AirPlay all’Ottava stesso. Per tutti il funzionamento è impeccabile e l’azionamento avviene senza incertezze grazie al riscontro sonoro che restituiscono, un click per quelli fisici e un bip per quelli a sfioramento.

 

Il CD player è a caricamento dall’alto, a tutto vantaggio dell’affidabilità e della longevità di funzionamento. Un grosso oblò basculante di plastica fumé assolve al doppio compito di proteggere il sistema di lettura laser dalla polvere e di avviare la lettura del compact disc inserito. Il rituale di caricamento del disco è semplice e appagante al tempo stesso, si fa scivolare il coperchio di 180° e s’inserisce il disco a pressione sul platorello, non è previsto alcuno stabilizzatore magnetico o clamp. Quando si richiude il coperchio, grazie a un magnete inserito al suo interno, il lettore si avvia automaticamente. L’acquisizione della TOC è molto rapida, circa otto secondi, trascorsi i quali il vano CD si accende di una scenografica luce radente di colore bianco a indicarci che l’apparecchio è pronto per la riproduzione. Il display, monocromatico a matrice di punti, misura sessanta millimetri per venti. Sebbene di piccole dimensioni, è di chiara lettura e, in accoppiata al tasto info presente sul telecomando, è in grado di fornire informazioni piuttosto esaustive. Ad esempio, durante la riproduzione di contenuti tramite USB, oltre al titolo del brano, mostrato in scorrimento, e non troncato quando troppo lungo – quanto odio quei tre puntini di sospensione così inflazionati! – è anche possibile conoscere l’autore, il titolo dell’album, la frequenza di campionamento, la profondità di bit e la codifica utilizzata. Niente male davvero!

Tornando al funzionamento del lettore di compact disc, l’unità si è dimostrata sempre molto performante con tutti i supporti utilizzati, compresi quelli masterizzati, riuscendo perfino a leggere alcuni dischi con evidente bronzing, notoriamente indigesti anche ai ben più blasonati lettori di cui dispongo. Un altro punto per l’Ottava!

 

Detto delle qualità del lettore CD, è tempo di occuparci del tuner, una sorgente sempre meno presente all’interno delle catene di riproduzione audio di noi appassionati, ma che utilizziamo quotidianamente quando siamo in auto o magari davanti allo schermo del computer grazie alle web radio. Anche in questo caso, Technics ha dotato il suo all-in-one di tutto quanto è necessario per una fruibilità totale del variegato panorama broadcast. FM, DAB, DAB+, cui si aggiungono le controparti digitali, web radio e podcast. Veramente un universo di possibilità. In verità all’appello manca la radio in AM, ma davvero qualcuno potrà sentirne la mancanza? L’integrazione di servizi così differenti fra loro è, a mio avviso, riuscita perfettamente, tutto è a portata di telecomando, tutto funzionante al primo tentativo. Grazie alla buona sensibilità, le stazioni che trasmettono in digitale così come le principali emittenti nazionali o locali che trasmettono in FM, sono ricevute al massimo del segnale anche senza sospendere il cavo di antenna, mentre le web radio funzionano senza tentennamenti anche con l’apparecchio connesso alla LAN tramite Wi-Fi.

 

A questo punto e prima di parlare di streaming è doverosa una precisazione. Tutte le prove di cui state leggendo in quest’articolo sono state condotte senza ricorrere alla connessione cablata, per dirla in altro modo, per la realizzazione di questa recensione nessun cavo di rete è stato maltrattato, ferito o ucciso! Scherzi a parte, poter contare su un funzionamento wireless affidabile e stabile costituisce una gran bella comodità, purtroppo spesso e volentieri, fra il dire e il fare, c’è di mezzo molto più del mare, tant’è che ancora oggi non è difficile imbattersi in componenti di fascia alta in cui il funzionamento wireless è tutt’altro che ineccepibile. Credo sia capitato a tutti di “litigare” con le impostazioni dello streamer, con la compatibilità del dongle Wi-Fi, per non parlare del NAS e di tutto quanto concerne la parte più informatica dei nostri sistemi di riproduzione musicale. Da un apparecchio come questo, il sottoscritto, ma credo di essere in buona compagnia, si aspetta che tutto funzioni e che l’utilizzo sia semplice e immediato.

Con la sezione radio dell’Ottava è stato così: plug&play. Nessun problema con la ricezione FM o DAB, nessun balbettamento con le web radio o i podcast. Il sistema con cui sono state implementate queste ultime due risorse è risultato funzionale e facile da utilizzare. Sia la web radio che i podcast sono organizzati come sorgenti differenti che possono essere scelte per mezzo dei tasti select presenti sull’apparecchio o sul telecomando. Una volta selezionata una di esse, sarà possibile navigare fra i contenuti che racchiude al suo interno con il solo telecomando, senza alcuna difficoltà, a patto di non aver collocato l’apparecchio troppo distante da voi, altrimenti il piccolo display risulterà di difficile lettura.

In questo caso verrà però in nostro soccorso Audio Center, l’app proprietaria di Technics, che con estrema semplicità ci permetterà di compiere ogni tipo di operazione senza aver alcun bisogno di consultare il display presente sul frontale dell’apparecchio: trovate diversi screenshot di questa come di altre app utilizzabili al fondo dell'articolo.

 

L’organizzazione in cartelle rende la navigazione dei contenuti, intuitiva per chiunque possieda una minima frequentazione dell’informatica e dei sistemi di archiviazione di file di un personal computer. Nel caso delle web radio l’organizzazione proposta è la seguente: preferite, per cronologia d’utilizzo, raccomandate, stazioni locali, stazioni popolari, di tendenza, alta qualità, nuove. Più un paio di cartelle denominate ricerca e filtri. All’interno di quest’ultima è possibile, per l’appunto, scegliere il filtro da applicare alla nostra ricerca per raffinarne i risultati in base alla lingua, al genere, e alla localizzazione geografica. Per quest’ultima si parte dal continente fino ad arrivare alla singola città. Notevole!

Lo stesso approccio è stato utilizzato anche per i podcast, che risultano anch’essi suddivisi in cartelle denominate: preferiti, in base alla cronologia, popolari, di tendenza, più le due consuete cartelle, ricerca e filtri. Anche in questo caso con l’applicazione dei filtri a disposizione possiamo restringere la ricerca dei podcast di nostro interesse in base alla lingua, al luogo o al genere. Curiosa la presenza di un’ulteriore cartella denominata Corona COVID-19, in cui possiamo trovare i podcast che i vari paesi hanno messo a disposizione dei cittadini.

In un universo così vasto di possibilità è facile smarrirsi e ancor di più non riuscire a ritrovare quell’emittente o quel podcast che ci era piaciuto così tanto. Per evitare che ciò avvenga ho trovato geniale l’accezione data da Technics alla funzione favoriti. Nove segnalibri con cui contrassegnare ciò che si vuole – un’emittente FM o DAB, un podcast, una web radio – utilizzando indifferentemente il telecomando, l’app o i pulsanti presenti sul pannello superiore dell’Ottava, per ritrovarlo successivamente con un semplice click. Semplice ed efficace!

 

Riservandomi di parlarvi per ultimo delle sue qualità sonore, non mi resta che dirvi come si è comportato con la lettura di file e con i servizi di streaming. Per quanto concerne la prima, potremmo liquidare subito – scusate il gioco di parole – la faccenda dicendovi che l’unica cosa che l’Ottava non è in grado di fare è… il caffè! Nessuna compatibilità con le cialde Nespresso, purtroppo, ma, con una presa USB sul retro e un aggiornamento del firmware, chi può dirlo?! Insomma, ho provato a dargli in pasto ogni singola codifica, bitrate e risoluzione, utilizzando chiavette più o meno veloci o HDD formattati per Windows o per macOS. Il funzionamento è stato sempre invariabilmente perfetto. Nessun errore di lettura, nessun file rifiutato come non supportato. Tutti vengono riprodotti pressoché istantaneamente. I tag, se presenti, vengono mostrati correttamente sia sul display dell’apparecchio che sullo schermo del telefono o del tablet. Anche collegandovi hard disk molto capienti, l’ho provato con unità autoalimentate con tagli da due a quattro terabyte, non ho mai ravvisato rallentamenti, impuntamenti e tantomeno blocchi che richiedessero di riavviare l’apparecchio. Il funzionamento è risultato assolutamente perfetto, molto simile a quello di un computer su cui giri quel coltellino svizzero di VLC.

Ma le sorprese non erano ancora finite, rimaneva ancora da provare la riproduzione di contenuti conservati su NAS. Mi ero riservato di dedicarmi a questa modalità di funzionamento per ultima, in quanto spesso e volentieri di non immediata fruibilità e il più delle volte funzionante adeguatamente solamente in modalità cablata, ciò non di meno, come già detto, mi interessava condurre la maggior parte delle prove con il solo collegamento WLAN, perché più pratico per l’utilizzatore e molto più probante a livello software della bontà del lavoro svolto dagli ingegneri Panasonic. Non vi dico lo stupore quando, senza avere ancora collegato il cavo Ethernet e andando a curiosare nei menù dell’app per vedere quali settaggi fossero necessari per configurarlo, vi ho trovato a far bella mostra di sé la cartella musica e tutte le relative sottocartelle del mio Synology... A quel punto è stato un gioco da ragazzi spostarmi da una cartella all’altra e navigare in un vero oceano di musica. La mia è organizzata in sottocartelle ordinate per codifica, frequenza di campionamento e profondità di quantizzazione. Il data sheet dell’Ottava dichiara piena compatibilità con i codec WAW, FLAC, ALAC, AIFF, fino a 192 kHz, 16 o 24 bit, e con il DSD a 2,8 e 5,6 MHz. Oltre che con AAC, WMA e MP3 fino a un massimo di 320 kbps per 16 bit. Ebbene, anche con un collegamento wireless non ho avuto alcun tipo di problema a riprodurre file ad alta risoluzione come quelli a 192kHz/24 bit o in DSD 128. Come per la riproduzione tramite USB, anche in questo caso nessun balbettamento, nessun freezing, la riproduzione parte pochissimi secondi dopo aver premuto il tasto play e il comando pause e resume è pressoché istantaneo. Un’implementazione del protocollo DNLA da urlo, perlomeno nel mio specifico caso, in cui mi sono avvalso di un NAS Synology DS216 Play.

 

Venendo al funzionamento come streamer, consultando il sito del produttore, l’SC-C70, risulterebbe supportare i soli Tidal, Spotify, vTuner e Deezer. Giova comunque chiarire subito come, grazie alla compatibilità Chromecast e AirPlay di cui l’apparecchio è dotato sia possibile senza alcuno sforzo utilizzare anche altri servizi di streaming non espressamente indicati come compatibili, direttamente dalle rispettive app ufficiali. NdR | Se sei interessato a un approfondimento sui servizi di streaming lo trovi qui. A conferma di ciò, mi sono bastati un paio di tap per utilizzare senza alcun problema anche Amazon Music.

Una cosa alquanto comoda che non tutti potrebbero conoscere, è che, a differenza delle semplici trasmissioni via Bluetooth come quelle utilizzate per i diffusori amplificati, utilizzando Chromecast o AirPlay le notifiche prodotte dai programmi di messaggistica installati sullo smartphone non disturberanno il nostro ascolto, anzi, potremo addirittura ascoltare un messaggio vocale o guardare un video inviatoci tramite WhatsApp senza che questo interrompa il nostro stream o, peggio, si sostituisca alla musica che stiamo ascoltando. La scelta di comandare l’Ottava tramite Chromecast oppure AirPlay è una scelta esclusivamente personale, entrambe funzionano perfettamente, durante le prove ho utilizzato indifferentemente uno smartphone con sistema operativo android e un iPad senza problemi di sorta. Chi preferisse una maggiore integrazione delle molteplici modalità di funzionamento di cui questo apparecchio è capace potrà con la stessa semplicità d’uso utilizzare Audio Center, l’applicazione proprietaria di Technics. Graficamente minimalista e intuitiva, permette di avere il controllo di tutto quanto in punta di dito. Con il suo aiuto è possibile selezionare tutti gli ingressi e tutte le modalità di funzionamento. Navigare fra i contenuti di pennette USB, hard disk e NAS. Scegliere podcast, web radio, DAB e piattaforme di streaming. Controllare il lettore di compact disc o accedere ai menù delle impostazioni, tutto con estrema semplicità e facilità. Un’applicazione ben realizzata, a cui personalmente ho però preferito la praticità derivante dalla maggior abitudine che ho con l’app ufficiale di Tidal su smartphone Android, gestendo quindi l’Ottava tramite Chromecast.

Dovendo trovare un difetto, mi sento di segnalare qualche problema connesso alla procedura di configurazione iniziale di Google Home, necessaria per utilizzare l’apparecchio tramite Chromecast. Nulla di grave per carità, ma se come il sottoscritto, avete già associato senza particolari difficoltà, altri apparecchi compatibili alla vostra rete domestica, potreste come me trovarvi un poco spiazzati nel dovere effettuare più tentativi prima che l’Ottava venga rilevato. Stessa cosa mi è accaduta quando, dopo averlo finalmente aggiunto alla mia rete Google, ho cercato di utilizzare Music Center. Anche in questo caso l’apparecchio non risultava identificabile. Un inconveniente sicuramente fastidioso, che per esperienza, si verifica anche con molti altri apparecchi che si connettono in rete, ma risolvibile in maniera molto semplice quando banale. Basta infatti semplicemente attendere senza compiere alcuna azione per un paio di minuti, trascorsi i quali, basterà aprire tanto Google Home che Music Center per trovare il nostro SC C-70 pronto ad attenderci. Una volta selezionato, la buona notizia è che da questo momento in poi l’associazione fra esso e il nostro smartphone o tablet risulterà solida e stabile tanto alla messa in stand bye dell’apparecchio quanto alla occasionale interruzione della corrente o del segnale di rete. Così almeno è stato, durante il mese abbondante in cui l’apparecchio è stato da me in prova.

 

Per quel che concerne la resa sonora, la prima caratteristica che fin da subito mi ha colpito è stata l’assoluta correttezza timbrica generale. Il registro medioalto è risultato informativo ma mai stancante e quello mediobasso, presente ma controllato. L’ascolto del jazz e delle voci femminili è sicuramente un ambito assai confacente all’Ottava, dimostratosi capace di risolvere con sorprendente perizia tutte le sfumature interpretative tanto della voce umana che degli strumenti a corda. L’utilizzo di un’amplificazione digitale, calibrata sulle caratteristiche dei singoli altoparlanti impiegati, ha fatto sì che la raffinatezza e la delicatezza in gamma alta non sia sporcata da un’emissione in bassa frequenza tutt’altro che anemica. L’impiego di tecnologie digitali proprietarie come la JENO - Jitter Elimination and Noise-shaping Optimization, derivanti dai sistemi di riferimento dello stesso produttore, hanno giocato sicuramente un ruolo decisivo nel raggiungimento dell’ottimo comportamento complessivo di questo Ottava SC C-70.

Non meno importante l’adozione di un sistema di ottimizzazione sonora in risposta alle caratteristiche ambientali, tanto semplice nell’effettuazione quanto capace di trasformare il suono dell’apparecchio, che out of the box, soffre di un’eccessiva enfatizzazione del registro mediobasso, con il risultato di impastare il suono e renderlo particolarmente congestionato.

La ridotta dimensione del palcoscenico virtuale che l’Ottava è in grado di ricreare, sia pure con estrema variabilità a seconda delle registrazioni impiegate, è a mio avviso l’unico limite. È, notate bene, limite, non difetto, imputabile all’apparecchio. Dopotutto ottenere di più da altoparlanti distanziati fra di loro non più di una trentina di centimetri non è impresa facile nemmeno ricorrendo a un pesante uso di digital signal processing.

Come già detto la resa tonale e il timbro complessivo sono assolutamente corretti, allargare artificiosamente il campo sonoro grazie all’uso di DSP, comporta solitamente un peggioramento di questi parametri, così come un impoverimento del contenuto armonico e del decadimento caratteristico di molti strumenti: uno su tutti, del pianoforte. Detto questo, trovo quindi pienamente condivisibile la scelta operata dagli ingegneri Panasonic di privilegiare l’accuratezza timbrica a scapito di un aumentato fronte sonoro percepito.

 

Volendo tirare le somme di una convivenza durata un mese e mezzo e fatta di più sessioni di ascolto giornaliere, il verdetto non può che essere assolutamente favorevole. Superato l’impasse iniziale relativo alla configurazione, dovuto, per onestà, più all’impazienza del sottoscritto che a un reale malfunzionamento dell’apparecchio, l’Ottava SC-C70 si è dimostrato un vero e proprio centro di intrattenimento, altamente integrato e di facile utilizzo. Ho particolarmente gradito che per utilizzare la web radio o i podcast, per non parlare del NAS, non abbia dovuto nemmeno aprire il manuale d’istruzioni. Tutto ha funzionato perfettamente fin da subito e ha continuato a farlo per tutto il periodo di prova. L’uso dell’applicazione Technics Audio Center si è anch’essa dimostrata estremamente efficiente e di immediato utilizzo.

Per chi, come me, finisse poi per utilizzarlo prevalentemente come streamer, vale la pena ricordare il pieno supporto sia ai device della mela morsicata che a quelli del robottino verde.

La mia esperienza d’utilizzo di Tidal tramite smartphone android è stata di piena soddisfazione. Sufficientemente potente da riempire anche ambienti di ampie dimensioni, il suono del Technics Ottava SC C-70 si è fatto soprattutto apprezzare per le sue doti di raffinatezza, equilibrio e dettaglio. Dopo una semplicissima procedura di ottimizzazione del suono, che è anche possibile eseguire direttamente dal telefono o dal tablet, ci si ritrova con un sistema perfettamente calibrato, che ci consente di alzare il volume anche di molto, senza che i bassi diventino eccessivi o fuori controllo. Se potete accettare una ridotta ricostruzione spaziale dell’evento sonoro, inevitabilmente connessa alle contenute dimensioni dell’apparecchio e a mio avviso non così importante per il tipo di ascolti che si è soliti fare di questi apparecchi, mi sento di consigliarvelo senza riserve per l’ottima qualità costruttiva, per le innumerevoli modalità di funzionamento, per la semplicità di utilizzo e non di meno per la raffinatezza sonora.

 

Il mio FI* per questo Technics Ottava SC-C70 è quattro.

 

*Il Farewell index, FI, esprime quant’è doloroso per il recensore il distacco dalle apparecchiature in prova al momento della loro restituzione. I valori di questa scala vanno da un minimo di 0 o “nessun rimpianto” a un massimo di 5 “se me lo posso permettere lo compro!”.

 

 

Software utilizzato

 

Formato CD

Rachelle Ferrell - First Instrument - Blue Note 72438 27820 2 5

Petra Magoni - Musica Nuda - Radio Fandango 0171232RAF

Joss Stone - The Soul Session - Virgin 00602557280036

Melody Gardot - My One And Only Thrill - Verve Records 1796781

Sonia Spinello Quartet - Wonderland - abeat AB JZ162

Paola Casula - Linfa - Velut Luna CVLD 185

Donald Fagen - Morph The Cat - Reprise Records 9362-49975-2

Dee Dee Bridgewater - Live At Yoshi’s - Verve Records 7773

Miles Davies - The Complete Birth Of The Cool - Capital Jazz 7243 4 94550 2 3

Bill Evans - Trio 64 - Verve 539058-2

Alva Noto – Unieqav - Noton PDIP-6576

FSOL - ISDN - Virgin 7243 8 40387 2 4

AIR - 10.000 Hz Legend - Virgin 7243 8 10332 2 7

Burial - Burial - Hyperdub HDBCD001

Ben Harper - Diamonds In The Inside - Virgin 7243 5 82502 2 0

 

Liquida

PCM e DSD fino a 24/192, 5,6 MHz, via USB, NAS, streaming Tidal, Spotify, Deezer e Amazon Music.

 

Caratteristiche dichiarate dal produttore

Tecnologia Accurate Digital: processore JENO - Jitter Elimination and Noise-shaping Optimisation, sistema LAPC - Load Adaptive Phase Calibration senza funzione di calibrazione, Space Tune

Tecnologia Noiseless Signal: doppio sistema di alimentazione, sistema di attivazione ottimizzata dei circuiti, CD Re-Master ad alta risoluzione

Tecnologia Emotive Acoustic: lenti acustiche e griglia, doppia porta bass-reflex

Potenza in uscita: altoparlante anteriore: 30+3 W a 1kHz, THD 1,0%, 6 ohm, 20kHz LPF; subwoofer: 40W a 70Hz, THD 1,0%, 4 ohm, 20kHz LPF

Unità altoparlante: 2 woofer a cono da 8cm, 2 tweeter a cupola da 2cm, 1 subwoofer a cono da 12cm

Terminali d’ingresso analogico: mini-jack 3,5mm

Terminali d’ingresso digitale: digitale ottico, USB-A

Uscita cuffie: mini-jack 3,5mm

Compatibilità dischi: CD audio, CD-R/CD-RW - CD-DA, dischi registrati e finalizzati su dispositivi di registrazione

USB-A - codec supportati: WAV - 32, 44,1, 48, 88,2, 96, 176,4, 192 kHz/16, 24 bit

FLAC - 32, 44,1, 48, 88,2, 96, 176,4, 192 kHz/16, 24 bit

DSD - 2,8 MHz, 5,6 MHz

AIFF - 32, 44,1, 48, 88,2, 96, 176,4, 192 kHz/16, 24 bit

ALAC - 32, 44,1, 48, 88,2, 96, 176,4, 192 kHz/16, 24 bit

AAC - 32, 44,1, 48, 88,2, 96 kHz/16-320 kbps

WMA - 32, 44,1, 48 kHz/16-320 kbps

MP3 - 32, 44,1, 48 kHz/16-320 kbps

DLNA - codec supportati: WAV - 32, 44,1, 48, 88,2, 96, 176,4, 192 kHz/16, 24 bit

FLAC - 32, 44,1, 48, 88,2, 96, 176,4, 192 kHz/16, 24 bit

DSD - 2,8 MHz, 5,6 MHz

AIFF - 32, 44,1, 48, 88,2, 96, 176,4, 192 kHz/16, 24 bit

ALAC - 32, 44,1, 48, 88,2, 96, 176,4, 192 kHz/16, 24 bit

AAC - 32, 44,1, 48, 88,2, 96 kHz/16-320 kbps

WMA - 32, 44,1, 48 kHz/16-320 kbps

MP3 - 32, 44,1, 48 kHz/16-320 kbps

Bluetooth - codec supportati: AAC, SBC

Interfaccia Ethernet: LAN - 100 Base-TX/10 Base-T

Wi-Fi: IEEE 802.11 b/g/n, Banda a 2,4 GHz - canali 1-13

Air Play: Sì

Spotify: Sì*

TIDAL: Sì*

vTuner: Sì*

Sintonizzatore: DAB/DAB+/FM

Alimentazione: CA 220-240V, 50/60Hz

Consumo energetico: 45 W

Dimensioni: 450x143x280mm LxAxP

Peso: circa 7,8kg

Accessori: telecomando, cavo di rete, antenna DAB per interni, manuale di istruzioni, batterie per telecomando

 

*I servizi dedicati ai contenuti di rete sono gestiti dai rispettivi provider, pertanto potrebbero essere interrotti in modo temporaneo o permanente senza preavviso. Alcuni contenuti potrebbero non essere disponibili nel paese di residenza.

 

Per ulteriori info: scarica la presentazione alla stampa specializzata qui

 

Distributore ufficiale Italia: al sito Technics Italia

Prezzo Italia alla data della recensione: 899,00 euro

Sistema utilizzato: all’impianto di Paolo Mariani



Di qui in poi, schermate della app Technics Music Center: iniziamo con il menu impostazioni.
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