Premessa
Ci si muove un pochino a disagio a parlare di un prodotto della Sennheiser electronic GmbH & Co. KG, marchio tedesco leader mondiale della produzione di cuffie e microfoni. Fondata nel 1945 da Fritz Sennheiser, la fabbrica di Wedemark-Wennebostel nella regione di Hannover è stata sicuramente protagonista, negli ultimi cinquanta anni, della innovazione tecnologica e qualitativa nei settori dell’elettronica professionale e consumer. Senza di loro, probabilmente, ora non parleremmo ad esempio di “cuffie aperte” o ne parleremmo in maniera diversa. Ricordo molto bene, intorno alla metà degli anni ’70 di aver fatto non pochi capricci con il genitore perché volevo assolutamente possedere le “mitiche” HD414, vera rivoluzione estetica e funzionale dell’ascolto in cuffia. Ma, a dar retta al vecchio proverbio secondo il quale “il diavolo fa le pentole ma non i coperchi”, qualche devoto Ingegnere della Sennheiser deve aver pensato che si dovesse iniziare a produrre anche gli amplificatori per queste “benedette” cuffie! Il loro splendido Orpheus si è gettato a capofitto nell’Ade, illuminando il percorso con la fioca luce delle valvole, alla ricerca della sua Euridice, che lo attendeva, con le relative cuffie, già calzate sulla sua bella chioma!
Sennheiser racconta così il suo HDVD 800
Breve estratto dal loro sito: "Con Sennheiser HDVD 800, il suono è perfetto. HDVD 800 è in grado di collegarsi a sorgenti digitali ed è dotato di convertitore digitale analogico (DAC) di un'alta qualità della Burr-Brown, che converte i dati audio digitali in segnali analogici con una risoluzione di 24 bit e una frequenza di campionamento fino a 192 kHz. Ciò consente al HDVD 800 di trasmettere l'intero spettro audio a sorgenti audio high-end senza alcuna perdita di frequenze.
Progettato e prodotto in Germania, questo amplificatore high-end a stato solido è stato perfettamente armonizzato per fornire una performance acustica “finale” se abbinato con qualsiasi cuffia audiofila di Sennheiser”.
Dubbio del recensore: ma si tratta di un DAC con un’ottima dotazione di uscita per cuffie o un bell’ampli cuffie al quale è stato abbinato un DAC? Si potrebbe obiettare: ma che differenza fa?
Chissà se anche in fabbrica hanno avuto questo dubbio o se hanno volutamente deciso di non sciogliere il dilemma: cercherò di scoprirlo!
Fuori dalla confezione
Un’elegante e robusta scatola di cartone con i colori “sociali” nero e azzurro contenente: il nostro HDVD 800, le istruzioni di sicurezza, una guida rapida per l’istallazione e un CD rom con i driver e i manuali di utilizzo per Windows. Niente d’altro, evidentemente si rimanda al pubblico audiofilo la scelta della cavetteria idonea, a cominciare da… quella di alimentazione!
Dal punto di vista tecnico
Sobrio, elegante, robusto e funzionale: aggettivi più che meritati. Spazi di manovra idonei e una piccola concessione civettuola: la finestrella trasparente sul top che permette ai curiosi di sbirciare all’interno. Sul lato frontale troviamo il tasto di accensione occhieggiante di azzurro alla pressione con accanto ben quattro uscite per cuffie, due bilanciate XLR-4 e due sbilanciate Jack stereo da 6,3 mm. Un pochino più a destra il selettore degli ingressi: AES, coassiale S/PDIF, ottico TOSLINK, USB, sbilanciato, bilanciato. Per finire, una ben “ponderata” manopola del volume. Sul retro una completa serie di connessioni I/O in sequenza: ingresso analogico left-right XLR, un piccolo trimmer per la regolazione del gain del segnale in ingresso, ingresso analogico left-right RCA, uscita analogica left-right XLR, USB, S/PDIF coassiale RCA, AES/EBU e per finire la vaschetta IEC per l’inserzione del cavo di alimentazione. Unica “piccola” mancanza: una uscita sbilanciata RCA. Ma si sopperisce, in caso di bisogno, con due piccoli adattatori XLR femmina/RCA femmina.
La massiccia presenza di connessioni bilanciate XLR e l’interfaccia AES/EBU mi fanno pensare che uno dei destinatari privilegiati del prodotto sia il mondo professionale, laddove sia richiesta una qualità di “riferimento” per l’ascolto in cuffia, presumibilmente all’interno di uno studio di registrazione. Ovviamente anche l’audiofilo “evoluto” trova pane per i suoi denti!
Nulla da eccepire sulla qualità complessiva, tutto di buona/ottima fattura, senza insicurezze nelle operatività di collegamento, selezione, regolazione e installazione dei driver necessari per utilizzare la USB in ambiente Windows.
L’apparato è disposto su di un’unica PCB, essenzialmente con componentistica SMD. L’alimentazione primaria è di tipo switching, una serie di stabilizzatori e regolatori di tensione si occupano della distribuzione delle opportune tensioni alle varie sezioni del circuito. Il chip DAC utilizzato è il Burr Brown PCM1792 prodotto dalla Texas Instruments e per quanto riguarda il settore amplificatori operazionali segnalo la presenza di OPA2134UA sempre della Burr Brown e OP275G. Spicca un bel potenziometro quadruplo della ALPS, comandato da un alberino di trasmissione solidale alla grande manopola del volume.
Ascolto
Lo confesso: se dopo due ore di ascolto continuato di un componente audio, in particolare di un amplificatore, non riesco ancora a trovare un qualsiasi rilevabile difetto ma, al contempo, nessuna qualità eclatante, comincio a innervosirmi! Metto in dubbio le mie capacità di giudizio, la curva sul grafico dell’autostima comincia a flettere e un leggero tic colpisce l’occhio sinistro. Qualche passo per sgranchire le gambe, un caffè o bibita fresca e mi applico per fare il punto. La prima considerazione riguarda il fatto che le due ore con le mie fidate HiFiMan HE-400, sono letteralmente volate, nessuna fatica di ascolto, nessun momento di fastidio uditivo che induca ad abbassare il volume. Bene, siamo già a buon punto, non mi resta che proseguire le sedute di prova cercando di variare il più possibile genere musicale, cuffie e sorgenti, sia digitali che analogiche.
Diamo un po’ di aria alle orecchie e vediamo come se la cava il nostro HDVD 800 utilizzato come decoder numerico in un sistema sorgente digitale > DAC > amplificatore di potenza > casse.
Senza remore: ho ascoltato più d’una implementazione del BB PCM 1792, di sicuro al di là delle qualità intrinseche del chip, il risultato finale dipende molto dal progetto complessivo. Nel nostro caso il mio giudizio non può essere che ottimo! Linearità impressionante, nessun range di frequenza viene servito meno che bene. Spazialità, dettaglio e dinamica completamente a carico della registrazione, se ci sono e sono ben fatte, tutto viene fuori. In particolare, ottima la capacità di districare i suoni nei pieni orchestrali e strumentali. Nessuna preferenza di genere musicale, ripeto se le cose sono ben fatte, bene verranno riprodotte. Nessun occhiolino è stato strizzato nella direzione dell’eufonia o degli effetti speciali. Se cercate un suono fortemente caratterizzato in qualche elemento, è bene dirlo: avete sbagliato indirizzo. Pur conservando gran parte delle buone qualità dette, a mio parere la gestione dell'ingresso USB è un pochino inferiore alla S/PDIF, quest'ultima restituisce un suono un filo più coerente e morbido senza perdere nulla in dettaglio.
A questo punto diamo un poco di tregua ai vicini di casa, recupero da un cassetto un oggetto al quale sono molto affezionato, le mie vecchie AKG K260. Cuffie dinamiche dalla impostazione abbastanza classica con impedenza di 600 ohm. La loro particolarità è che possono essere spinte con pochissima potenza, ma suonano veramente bene solo se l’amplificatore le pilota a dovere.
Pochi passaggi strumentali per capire che tutto è al suo posto: ottima la gamma bassa per profondità e articolazione e medioalte ben a fuoco. In questo caso il carattere morbido è proprio dei trasduttori, a maggior riprova della neutralità dell’ampli.
Ultime due tornate di ascolto ed è il momento di provare, grazie al gentile prestito di un amico, una delle cuffie giudicate più ostiche ma al contempo ben suonanti: le HifiMan HE-6.
Impedenza nominale attestata a 50 ohm e sensibilità molto bassa ovvero 83,5 dB. La buona notizia è che l'HDVD 800 non ha mostrato, anche a volume praticamente al massimo, i segni di distorsione ascoltati con altri ampli in palese crisi di corrente, ma complessivamente il livello di pressione sonora raggiungibile, senza indurimento timbrico è un poco basso. Le cose migliorano con l'utilizzo dell'uscita bilanciata, si riesce a strappare un po' più di volume e anche l'headroom migliora. Purtroppo, nel complesso, mi sento di sconsigliare questo accoppiamento ampli-cuffie.
Finale in grande spolvero con le "dolci" Denon AH-D5000, delle cuffie che mi piacciono moltissimo, non il massimo della linearità e del rigore timbrico, ma di certo tra quelle che si possono tenere per molte ore sulla testa. Il carattere lineare e rigoroso del Sennheiser si sposa alla perfezione con la colorazione ambrata e un poco rarefatta delle Denon, in questo caso, test pienamente superato.
Ricongiungimento... famigliare!
Prima di chiudere questo articolo ho avuto modo, grazie alla cortesia di Giuseppe Castelli, di poter provare l'HDVD 800 con le compagne ideali, quelle per le quali pensiamo sia stato creato, ovvero le Sennheiser HD 800. Ovviamente, come era lecito aspettarsi, nessun problema nel pilotarle in maniera ottimale. Lo splendido palcoscenico virtuale di queste cuffie viene riempito in maniera consona e adeguata. Dove altri ampli sembra scavino un pochino nella scena, per rendere remoti e nascosti alcuni elementi del suono, e altri sembra vogliano riempire lo spazio con ingombranti suppellettili, l'HDVD 800 azzecca l'arredamento giusto. A noi non resta che godere comodamente della piccola/grande sala da concerto che abbiamo in testa.
Considerazioni finali
In molti ormai l’hanno capito, altri rifiutano l’evidenza, ma l’alta fedeltà, in particolare quando ci si sposta su livelli qualitativi ed economici di un certo rilievo, è…. gusto personale! Non mi meraviglierei, in base a quanto postulato, che questo DAC e ampli cuffie della Sennheiser possa piacere moltissimo ad alcuni e deludere altri. Personalmente ritengo che l’approccio alla “questione” di questo HDVD 800 sia estremamente corretto, onesto e funzionale. Se vi piace la linearità, la versatilità e non siete alla ricerca di effetti speciali e particolare eufonia timbrica in un determinato settore dello spettro audio, fateci seriamente un pensierino.
Selezione musica ascoltata
Dave Matthews Band - Away From The World (CD 2012)
Pink Floyd - The Wall Experience (CD 2012)
Orchestral Spectaculars - Cincinnati Pops Orchestra, Erich Kunzel (Telarc CD 2002)
George Gershwin - Rhapsody in Blue / West Side Story, Bernstein & Los Angeles Philharmonic Orchestra, Deutsche Grammophon (LP)
Peter Gabriel - OvO (CD) - Up (CD 2002)
Ben Harper - Fight for your mind (CD-1995)
Vangelis - Blade Runner Trilogy: 25th Anniversary (CD 2007)
Leonard Cohen - Popular Problems (HD Tracks 24/96 2014)
Ryuichi Sakamoto - Cinemage (CD 1999)
Radiohead - In Rainbows (CD 2007)
SCHEMA RIEPILOGATIVO:
Voto massimo ✳✳✳✳✳ Spark, le scintille ReMusic
Timbrica: ✳✳✳✳ | Lineare e rigorosa, se vi piace che comandi la registrazione... ci siete!
Dinamica: ✳✳✳✳1/2 | Se nella registrazione c’è… si sente!
Dettaglio: ✳✳✳✳1/2 | Se nella registrazione c’è… si sente!
Versatilità: ✳✳✳✳1/2 | Molto alta, considerando le ben quattro uscite per cuffia e la moltitudine di ingressi sia digitali che analogici, l'aggiunta di una uscita di linea variabile l'avrebbe reso davvero completo.
Immagine: ✳✳✳✳1/2 | Molto ampia in tutte le direzioni spaziali
Velocità: ✳✳✳✳ | Il DAC non presenta problemi di sorta, molto importante per il risultato finale l'accoppiamento con le cuffie giuste.
Estetica e funzionalità: ✳✳✳✳1/2 | Sobrio elegante e funzionale.
Rapporto prestazioni/prezzo: ✳✳✳✳ | Il prezzo di listino indicato mi sembra un pochino eccessivo, ma se considerate le attuali offerte che trovate nei negozi e l’alto valore complessivo dell’apparecchio non c’è da rimanere delusi.
Caratteristiche tecniche dichiarate dal produttore
Dimensioni: 216x55x324mm LxAxP
Risposta in frequenza: 0,3Hz-100kHz -3dB
Distorsione armonica totale THD: <110dB a 1kHz a massimo guadagno
Peso: 2,2kg
Ingressi analogici XLR-3: tensione massima in ingresso 20dBV - impedenza di ingresso 10kOhm
Ingressi analogici RCA: tensione massima in ingresso (eff.) 14dBV - impedenza di ingresso 10kOhm
Ingresso digitale SPDIF (RCA): frequenza massima di campionamento 192kHz (AES3 compatibile) - massima risoluzione 24bit
Ingresso digitale TosLink: frequenza massima di campionamento 88,2kHz (AES3 compatibile) - massima risoluzione 24bit
Ingresso digitale AES/EBU (XLR-3): frequenza massima di campionamento 192kHz (AES3 compatibile) - massima risoluzione 24bit
USB (USB-B) USB standard: USB 2.0 / USB 3.0
USB classe audio: USB Audio 2.0
Potenza assorbita: 9W
Tensione di alimentazione: 100-240 VAC / 50-60Hz
Distributore ufficiale Italia: al sito Exhibo
Prezzo di listino alla data della recensione: 1.999,00 euro
Sistema utilizzato: all'impianto di Mauro Cittadini