Ascolto Nordost da Audio Graffiti

14.11.2019

Sette persone su sette che si guardano a bocca aperta dopo che un cavo USB Nordost Blue Heaven ha sostituito un cavo USB generico, quelli da circa sette/otto euro, secondo voi significa qualcosa? Andiamo con ordine. Sabato 9 novembre 2019 nello showroom di Audio Graffiti a Pandino, in provincia di Cremona, si è tenuta una demo sui cavi e sui più recenti complementi prodotti da Nordost: l’avevamo anticipato qui. Ha presentato molto brillantemente il tutto l’Ing. Dennis Benotto, export manager per l’Europa dell’azienda statunitense. Lui stesso, sia nella mattinata che nel pomeriggio, ha effettuato test comparativi molto esplicativi e interessanti. E soprattutto ha illustrato tecniche costruttive e intenti di Nordost, una delle aziende leader mondiali nel settore cavi e connessioni.

 

Ing. Dennis Benotto

 

La sessione mattutina è servita per spiegare come vengono progettati, costruiti e ottimizzati i cavi, siano digitali, di segnale, di potenza o di alimentazione e per mostrare l’importanza non solo del conduttore – rame, argento, multifilare, solid core, dritto, a elica, ecc. – ma anche quanto conti il dielettrico, l’isolante. Benotto ha deciso di far ascoltare le differenze tra un cavo e l’altro usando un semplice cavo digitale USB. Cavo che ricordo contenere solo quattro sottili fili, due che trasportano dati, uno l’alimentazione e l’ultimo la massa. E visto che trasporta solo dati, è quello che meno viene considerato importante dai cosiddetti “cavoscettici”. Eppure… ci siamo sorpresi tutti quanti, noi lì presenti, quando il Nordost Blue Heaven ha sostituito il cavetto standard. Differenze udibili, ripeto, udibili, non piccole sfumature, ascoltate da tutti.

Nordost Blue Heaven USB 2.0 Data Cable

La demo è proseguita con il confronto tra Blue Heaven, l’entry level della gamma USB, e il modello Frey, e qui francamente le differenze sono state più sottili, e poi con il match tra Frey e Valhalla, dove invece il salto di qualità è evidente: non parlo volutamente delle differenze di prezzi, questo è un capitolo a parte…

Nordost QPOINT Resonance Synchronizer

La sessione del pomeriggio, purtroppo più breve per la necessità di replicare il tutto per altri audiofili, ha visto la presentazione dettagliata, anche qui con tanto di test di ascolto, dell’ultimo complemento prodotto da Nordost, il Qpoint, definito come Resonance Synchronizer. In pratica si tratta di un disco argenteo di circa 12 cm di diametro per 2,5 cm di altezza – sembra vagamente un porta-CD… – che posto sopra o sotto i cabinet di qualsiasi apparecchio elimina i disturbi indotti dai componenti presenti nell’elettronica stessa. Queste risonanze negative per l’ascolto vengono catturate, sincronizzate, rendendo il suono percepito più pulito e articolato e con la sensazione che il volume di ascolto si alzi. L’effetto è cumulativo, cioè aumenta usando più Qpoint, a detta di Nordost.

Nordost QSOURCE Linear Power Supply

Ultimo argomento trattato dal simpatico e disponibilissimo ingegnere è stato quello riguardante le nefaste influenze degli alimentatori switching sulla rete elettrica e quindi sul suono di tutto l’impianto. Qui entra in gioco il Qsource Linear Power Supply, alimentatore lineare. Ha lo scopo di fornire alimentazione pulita da 220V AC a 9, 12, 19, 24 V DC. E qui non credo ci siano “scettici” che non possano riconoscere l’importanza dell’alimentazione in un impianto Hi-Fi…

 

 

Per ulteriori informazioni:

al sito Audio Graffiti

al sito Nordost

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