Sabato 13 aprile ho incontrato l'ing. Giorgio Todde, titolare di Arte Acustica, a Busto Garolfo, presso lo showroom di EAM Lab, per la presentazione del nuovo sistema di diffusori acustici Swan, annunciata qui. In questa sede davano voce a un impianto tutto EAM Lab composto dal nuovo DAC D201 per la musica liquida, con file in alta risoluzione e MQA di Tidal, dal preamplificatore Studio C100 e dal finale Studio 300 o in alternativa dall'altro finale Element 302.
Parto col dire che Swan non è una coppia di diffusori tradizionali, non solo per quel che riguarda la forma, ma soprattutto per i concetti che stanno alla base del progetto. Come mi spiegava l'ing. Todde, Swan è un "sistema" dove ogni passo della progettazione è strettamente legato a quello successivo e a quello precedente. Nulla è lasciato inesplorato. Dalla lotta alle risonanze e vibrazioni mediante fianchetti laterali e basi sismiche opzionali, all'idea che gli altoparlanti debbano interagire tra di loro in bande di frequenza il più possibile estese, da cui l'eliminazione del crossover. Dall'idea che si possa variare il tipo di woofer e il tubo di accordo, a seconda che gli Swan siano pilotati da elettroniche a valvole o a transistor, a quella che possa venir facilmente aggiunto un supertweeter. Dall'intuizione che l'emissione del woofer possa influenzare quella del tweeter, all'idea di usare multistrato di betulla con irrigidimenti interni per la costruzione del mobile che ospita il woofer. E per parlare subito di cose "venali", quali il prezzo, che è di 6.900 euro ma attualmente in promozione a 5.900, mi piacerebbe che chi legge mettesse in relazione questo con quello che ha letto nelle righe immediatamente precedenti...
Per me, costosi sono alcuni diffusori col cabinet sì superlussuoso ma con due driver e un crossover impiegati in maniera quasi "acefala", cioè seguendo schemi/mode non innovativi e non pensati e studiati in maniera critica. Oddio, del resto il mercato apprezza questi ultimi, forse è giusto farli e farli pagare, Wanna Marchi insegnava...
Ora, il suono. Avendoli ascoltati un paio d'ore, in un ambiente acusticamente poco noto, con elettroniche di pregio ma con cui non ho familiarità, quindi in condizioni non idealissime per approfondire la prova, non ho la presunzione di dirvi come suonano esattamente. Mi limito a dire che a me questi diffusori sono piaciuti, che tra i pregi che ho intravisto c'è soprattutto il fatto che "spariscono", cioè che il suono emesso si diffonde nell'ambiente e non dà mai la sensazione di provenire da un paio di mobili e tutto questo, con la classica in particolare, è una goduria. E poi la naturalezza d'emissione, la mancanza di fatica d'ascolto, penso merito dell'assenza del crossover, che mi ricorda dei monovia di classe.
Riporto di seguito misure e specifiche mandatemi direttamente dal gentilissimo e preparatissimo Ing. Todde, il quale in caso di acquisto viene personalmente a casa vostra per una messa a punto ottimale degli Swan. Ma, mi raccomando, non limitatevi a leggere: né le parole mie né le sue. Informatevi su luoghi e date di presentazione e andate ad ascoltarle. Ne vale la pena. Davvero.
Caratteristiche dichiarate dal produttore
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Distributore ufficiale Italia: vendita diretta, al sito Arte Acustica
Prezzo Italia alla data della recensione: 6.900,00 euro
Sistema utilizzato: vedi articolo