Convertitore e ampli cuffie EarMen Angel

19.01.2023

Angeli e demoni

Nel 2004 Mondadori pubblicava Angeli e Demoni, secondo romanzo dello scrittore americano Dan Brown e primo della serie che vede protagonista Robert Langdon, interpretato da Tom Hanks nell’omonimo film del 2009 diretto da Ron Howard. Con non poche licenze narrative il romanzo, partendo dall’idea che nel 1630 Galileo Galilei perseguitato dalla Chiesa Cattolica per l’eresia insita nelle sue teorie astronomiche avesse fondato la setta segreta degli Illuminati con lo scopo di favorire lo sviluppo e la diffusione del sapere scientifico, riesce nell’intento di mescolare abilmente i temi cari al thriller e al romanzo storico, confezionando un prodotto di successo editoriale e cinematografico di portata planetaria.

Nella realtà gli Illuminati o più correttamente l’Ordine degli Illuminati sono stati una società segreta e contemporanea della Massoneria nata in Baviera nel XVIII secolo per opera di Johann Adam Weishaupt. Gli obiettivi perseguiti dalla società e conosciuti per intero solamente dal suo fondatore e dagli appartenenti ai livelli più alti d’iniziazione, comprendevano la lotta contro i pregiudizi religiosi, contro l’assolutismo e l’oppressione politica, contro il gretto nazionalismo e per la fratellanza fra i popoli.

 

Nel loro ambito di competenza è quello che cercano di fare anche due note aziende molto prolifiche nel settore dell’ascolto in cuffia, ifi Audio ed EarMen, che con i loro prodotti di punta – che guarda caso portano il nome di Diablo e Angel – ci guidano verso il più alto livello di consapevolezza audiofila sconfiggendo il pregiudizio che certe cuffie di alto lignaggio non possano essere adeguatamente pilotate da dispositivi portatili.

Un percorso iniziatico tutt’altro che facile e costellato di inciampi che solo in tempi recenti è stato abbracciato da un sempre maggiore numero di adepti.

 

Unboxing

Come di consueto per l’azienda, l’EarMen Angel viene venduto confezionato in un’elegante scatola di cartone plastificato completamente nera riportante su più lati il nome del produttore e quello del progettista. Sulla faccia superiore il disegno tecnico dell’apparecchio utile a coglierne al volo le caratteristiche, su quella inferiore qualche dato prestazionale e le specifiche di decodifica di cui è capace. Per ogni altra curiosità basterà inquadrare il consueto QR code per essere immediatamente dirottati al sito ufficiale del produttore.

 

Aprendo la confezione troviamo ad attenderci lo smilzo manuale utente, dieci pagine comprese le condizioni di garanzia, che in modo ordinato anche grazie a illustrazioni chiare e di dimensioni tali da non richiedere l’uso di una lente d’ingrandimento ci guiderà attraverso la descrizione dei comandi e delle connessioni presenti sul frontale e sul retro dell’apparecchio. Alzi la mano chi non ha imprecato almeno una volta all’indirizzo di quel manuale utente in formato bugiardino che, piegato a fisarmonica, una volta aperto, al pari delle vecchie cartine stradali, non si riesce più a riportare allo stato originario…

Maledetta entropia!

Sotto il manuale, circondato da un salvagente di gommaspugna, troviamo l’apparecchio la cui estrazione è facilitata da un incavo per l’indice così da non costringerci alle manipolazioni che avevamo dovuto eseguire per estrarre il TR-Amp dal suo imballaggio. Sul fondo della confezione, rimossa una specie di divisorio in cartoncino sottile, troviamo gli accessori in dotazione: un cavo USB di tipo C, un adattatore TOSLINK e un corto cavetto con contatti dorati, mini jack 3,5 mm da un capo e RCA dall’altro. Una dotazione piuttosto basica fra cui, qualitativamente parlando, spicca il cavo USB, che avremmo comunque preferito avere a un’estremità una terminazione di tipo A, così da risultare più pratico sia per le operazioni di ricarica che per il collegamento al personal computer. Nessun adattatore è invece fornito per le uscite di linea, entrambe in formato jack stereo, così come per quelle destinate al collegamento delle cuffie.

 

Contenuti tecnici

Esteriormente l’EarMen Angel condivide lo stesso chassis in alluminio lavorato CNC del TR-Amp, le uniche differenze riguardano il colore dell’anodizzazione, qui in azzurro “angelico”, e le dimensioni, cresciute di poco meno di due centimetri e mezzo di lunghezza, mentre larghezza e spessore sono rimaste le stesse. Come di consueto la realizzazione tecnica si segnala per l’estrema cura per i dettagli e per l’assemblaggio preciso. Il produttore serbo in tal senso ci ha abituati bene e anche in questo caso ci fa piacere rimarcare l’estrema precisione con cui il frontale e il retro dell’apparecchio si raccordano con il corpo principale per mezzo di otto viti a brugola di colore silver che insieme alla manopola del volume producono un piacevole contrasto con l’azzurro del case.

 

Tutti gli ingressi e le uscite sono accolti all’interno di recessi perfettamente fresati che rendono più piacevole e movimentato sia il frontale che il retro dell’apparecchio. Buona anche la leggibilità delle serigrafie di colore bianco fra le quali spicca, sulla sommità bombata dell’apparecchio, il nome del produttore e il piacevole logo. Sul fondo, che oltre al seriale riporta anche i simboli delle codifiche supportate, sono applicati quattro piedini emisferici trasparenti, che garantiscono una buona stabilità dell’apparecchio anche quando alle uscite di linea sono collegati cavi di una certa dimensione e peso. Nel complesso una realizzazione irreprensibile e di elevata qualità.

 

EarMen Angel

 

Passando alla descrizione dei comandi e dei collegamenti presenti sul frontale, da sinistra a destra, troviamo: un'uscita bilanciata per cuffie in formato Pentaconn da 4,4 mm; un’uscita sbilanciata da 3,5 mm; un piccolo pulsante per attivare il circuito Gain+ e relativo LED indicatore; l’interruttore a due posizioni per selezionare la modalità di funzionamento direct e pre out; la manopola del volume a microscatti che funziona anche come interruttore d’accensione e d’attivazione della modalità mute. Completa il quadro una piccola finestrella rotonda di plastica opaline che nasconde il LED RGB indicante il formato e la frequenza di campionamento, lo stato di carica della batteria e il volume selezionato.

Sul pannello posteriore, sempre da sinistra a destra, troviamo la presa per la ricarica e quella per i dati entrambe, come di consuetudine per EarMen, in formato USB C e le due uscite linea: single ended da 3,5 mm e bilanciata da 4,4 mm.

 

Impressioni d’ascolto

Prima di passare alla prova vera e propria, giusto qualche informazione in merito ai collegamenti e alle cuffie utilizzate per i test.

 

Come accennato in precedenza, al pari dell’ifi Diablo, l’EarMen Angel rappresenta la massima espressione qualitativa per quanto attiene ai dispositivi portatili della casa serba. La presenza di un’uscita bilanciata in formato Pentaconn mette subito in chiaro quali siano le ambizioni di quest’apparecchio. Niente prove con IEM quindi? Niente affatto, solamente non ne troverete una dettagliata trattazione per il semplice motivo che per farle suonare tutte a meraviglia basta e avanza il più piccolo TR-Amp. L’EarMen Angel con i suoi due accumulatori ai polimeri di litio da 3000 mAh e la sua uscita bilanciata da 2,25 watt mira a chiudere il cerchio puntando direttamente al bersaglio grosso rappresentato dalle over e around-ear che siamo soliti ascoltare quando ci troviamo a casa. A questo punto qualcuno potrebbe anche domandarsi per quale motivo dovrebbe acquistare un dispositivo portatile come l’Angel dato che possiede già un amplificatore desktop e che per pilotare le intraurali eventualmente possedute è più che sufficiente un dispositivo meno potente come il già citato TR-Amp o, sempre per rimanere in casa EarMen, il piccolo ed eccellente Colibri, di cui potete leggere la nostra prova qui.

 

La risposta potrebbe essere tanto banale quanto la constatazione che l’appetito vien mangiando. Nel momento in cui una nuova tecnologia ci permette di fare qualcosa che prima c’era precluso, perché rinunciarvi? Di sicuro non stiamo suggerendovi di utilizzare l’Angel al pari di un DAP o di un ampli/DAC in formato dongle per quando siete in viaggio, dimensioni e peso non sono certamente quelle di un dispositivo tascabile, tuttalpiù trasportabile, quanto piuttosto di non rinunciare al piacere di ascoltare la vostra musica preferita con le cuffie più performanti di cui disponete quando vi trovate in vacanza o durante il weekend.

 

Per i motivi sopra esposti la maggior parte degli ascolti è stata quindi condotta utilizzando cuffie “grandi”, preferendo quando possibile il collegamento bilanciato, mentre per gli IEM è stato utilizzato il solo collegamento sbilanciato.

 

Prima legge di Murphy: per tanti cavi e cavetti voi possediate ve ne mancherà sempre uno e ve ne accorgerete solamente quando ne avrete un disperato bisogno!

Come accennato prima, all’interno della confezione non c’è alcun adattatore per le cuffie. Se è facile possederne uno da un quarto di pollice per l’uscita sbilanciata in formato mini jack, meno scontato è averne pure uno per l’uscita bilanciata da 4,4 mm. A togliermi dagli impicci è giunto in mio soccorso Pier Paolo Prospero di Portento Audio, che ringraziamo pubblicamente per la consueta disponibilità e competenza, che mi ha fornito un corto “codino” terminato XLR a quattro poli di eccellente fattura. A tal proposito colgo l’occasione per segnalare agli interessati che Portento Audio produce un assortimento di cavi e adattatori capaci di soddisfare qualsiasi bisogno “cuffiofilo”, garantendo una qualità dei materiali e una manifattura di assoluta eccellenza.

 

EarMen Angel

 

Risolto l’impasse iniziale in merito ai collegamenti e portato a termine il consueto burn-in dell’apparecchio, possiamo iniziare i nostri ascolti che, come già precisato, si sono svolti privilegiando cuffie around-ear. Nello specifico ho utilizzato: Denon AH-D7200, Pioneer SE-M10 e Koss Pro/4AAA, tutte in collegamento sbilanciato. Sennheiser HD 800 S con cavo proprietario terminato Pentaconn 4,4 mm e HiFiMan HE 1000 V2 tramite adattatore Portento Audio, entrambe in collegamento bilanciato. Come sorgente ho utilizzato un Bluesound NODE 2i collegato in coassiale tramite un cavo Wireworld Starlight 8.

 

Timbrica

Nel solco della tradizione EarMen. Come il TR-Amp e il Colibri anche l’Angel manifesta una impostazione votata alla neutralità, caratteristica che nel caso specifico è ancora più accentuata e aggiunge quel quid in più di raffinatezza che ho sempre apprezzato in molti dispositivi di ifi e in particolare nel Micro iDSD Black Label che costituisce ancora oggi il mio personale riferimento per prestazioni e versatilità d’utilizzo. A costo di apparire ripetitivo come ho già scritto a proposito del TR-Amp e del Colibri, quello raggiunto da EarMen è un tuning molto maturo, capace di trovare un punto di equilibrio pressoché perfetto fra la vivacità e presenza di un’impostazione spiccatamente live, dove abbonda il mediobasso e la ricchezza di dettaglio e ariosità di una più pacata e precisa.

 

Alcuni brani ideali per testare l’invidiabile equilibrio raggiunto dai progettisti EarMen sono Brigas Nunca Mais e Olha, entrambi contenuti nello splendido album Quietude di Elian Elias uscito lo scorso autunno, in cui la voce levigata e ricca di sfumature della cantante paulista si contrappone all’energia percussiva del pianoforte da lei stessa suonato o a quella vibrante della chitarra di Lula Galvão in un continuo rincorrersi di chiaroscuri. Abbacinanti visioni di cui il piccolo Angel è capace di trasmetterci tutto il trasporto dei musicisti si alternano a scorci crepuscolari di profonda introspezione resi con la grazia e la delicatezza che meritano. In tutto ciò pianoforte e chitarra appaiono sempre credibili per dimensioni, autorità e sostanza. Mai scarichi o tronfi ma correttamente riprodotti nella loro matericità.

 

Passando dagli strumenti a corda a quelli a fiato la musica non cambia. Ricchi di energia e intensità quando suonati con impeto e furore come nel free jazz, melanconici e struggenti quando parlano direttamente al cuore dell’ascoltatore come solo una ballad di Hoagy Carmichael sa fare. Anche in questo caso l’Angel sa come trattare la materia e non mancherà di emozionare l’ascoltatore più attento. A titolo d’esempio cito solamente l’inarrivabile rilettura del classico di William Clarence Eckstine I Want to Talk About You contenuta nell’album Soultrane inciso da John Coltrane nel 1958 insieme a Red Garland. Penetrante e profondo in alcune sottolineature, morbido e suadente negli incisi, la restituzione del sassofono di Coltrane è al tempo stesso competente ed emozionante, tanto da volere che il brano durasse il doppio, che non finisse mai. Ascoltato con le HE 1000 e con il controllo del gain attivato è un vero e proprio masterpiece. Eccellente anche il risultato ottenuto con le più colorate Denon AH-D7200, che si avvantaggiano in maniera evidente della neutralità impostagli dal piccolo amplificatore serbo: tanto stupefacente quanto piacevole, una vera sorpresa.

 

Capacità di pilotaggio e dinamica

Volendo farla breve basterebbe dire che nella maggior parte dei casi l’EarMen ha più potenza di quanta ce ne serve. Come annunciato non mi dilungherò a scrivere dei risultati ottenibili con gli IEM perché l’Angel, con buona pace di chi ha speso cifre ingenti se non indecenti per cuffie intraurali, merita molto di più. Con questo non sto dicendo che le ritengo inferiori o ancora peggio mal suonanti, è solo che, data la loro elevata sensibilità, non è necessario ricorrere ad apparecchi così potenti per sfruttarle al massimo. Va inoltre detto che le dimensioni e il peso dell’Angel sono tali da renderlo molto meno pratico per l’uso in mobilità di quanto si potrebbe fare con un DAP o con un DAC/amp dongle size, rendendo di fatto un nonsense il ricorso a cuffie intraurali. Nell’utilizzo con cuffie ad alta impedenza o con cuffie a bassa impedenza e bassa sensibilità il discorso è ovviamente differente. Detto che con le in-ear si rischia la sordità, con quelle grandi non ho comunque mai sentito il bisogno di ulteriore potenza. Ad eccezione dell'HIFIMAN HE 1000 V2 per cui ho attivato la funzione Gain+, per tutte le altre è sufficiente alzare il volume senza aumentare il guadagno. Quando mi è stato possibile utilizzare entrambe le tipologie di collegamento come nel caso della Sennheiser HD 800 S e dell'HiFiMan HE 1000 V2 ho preferito il collegamento bilanciato rispetto a quello sbilanciato.

Con tanta potenza a disposizione la dinamica è assicurata indipendentemente dal genere di musica ascoltata. Che si tratti di pop, rock o elettronica non fa alcuna differenza. Anche spingendosi verso generi estremi come il trash metal, lo speed metal o lo slam death metal, l’Angel sa tenere botta e lo fa alla grande. In genere ho tenuto un volume compreso fra il cinquanta e il settantacinque per cento di quello massimo che l’EarMen è in grado di erogare e che corrisponde al colore arancione del LED multifunzione posto sul frontale.

 

Con le magnetoplanari com’era prevedibile si ottengono i migliori risultati, ma anche con le dinamiche la resa è di tutto rispetto. Con le Sennheiser HD 800 S si percepisce una velocità degli attacchi e, più in generale, un range dinamico che può rivaleggiare a pieno titolo con quello offerto da molti amplificatori desktop a stato solido dal prezzo anche molte volte superiore. Anche qui a solo titolo di esempio posso citare l’arcinoto brano di Hugh Masekela, Stimela (The Coal Train), che nell’interpretazione dataci dall’EarMen Angel ci conduce a uno stato di completa simbiosi con la musica e con la rabbia di chi ha vissuto le ingiustizie e i soprusi dell’apartheid. Non si può chiedere di più ad un apparecchio così piccolo ma dal cuore così grande.

 

There is a train that comes from Namibia and Malawi,

There is a train that comes from Zambia and Zimbabwe,

There is a train that comes from Angola and Mozambique,

From Lesotho, from Botswana, from Swaziland,

From all the hinterland of Southern and Central Africa.

This train carries young and old, African men

Who are conscripted to come and work on contract

In the golden mineral mines of Johannesburg

And its surrounding metropolis, sixteen hours or more a day

For almost no pay.

 

EarMen Angel

 

Dettaglio

Su questa caratteristica sarò piuttosto telegrafico e con malcelato narcisismo rimando il lettore a quanto scritto qui in occasione della recensione del TR-Amp per una completa trattazione dell’argomento. Oggi mi limiterò a rinnovare i miei personali complimenti a EarMen per l’ottima implementazione che hanno saputo fare dell’ES9038Q2M riuscendo a distillare il meglio delle qualità – che non sono poche – del chip della casa californiana, esaltandone le doti di analiticità e di detail retrieval senza scadere nell’iperdettaglio e nel suono algido che caratterizzano alcune realizzazioni concorrenti meno riuscite.

 

In attesa di provare qualche dispositivo basato sull’AK4499EX, il superchip a 64 bit di AKM accreditato di un S/N di135 dB e di un THD di -124 dB come lo Shanling H7, nella mia esperienza personale le realizzazioni che adottano l’ES9038Q2M rappresentano ad oggi il miglior bilanciamento fra emozione e precisione della riproduzione audio per mezzo di dispositivi portatili.

 

Palcoscenico virtuale: ampiezza, altezza e profondità

Potendo pilotare senza sforzo cuffie di medioalta o alta impedenza la nostra scelta potrà ricadere su modelli accreditati di alte prestazioni quali ad esempio quelle appartenenti alla serie 800 di Sennheiser o più in generale su cuffie aperte dotate di trasduttori di grandi dimensioni.

Nelle prove da me condotte in accoppiata con le HD 800 S il risultato è stato di grande impatto.

Tutte le caratteristiche per cui le cuffie tedesche vanno famose e che apprezzo quando le piloto con l’ottimo Violectric HPA V281 le ho ritrovate quasi per intero anche utilizzando l’Angel.

L’ampiezza del palcoscenico ricreato è sempre piuttosto estesa e con le migliori registrazioni si pone ben oltre i confini fisici costituiti dai padiglioni. Buona anche l’estensione in altezza che si sviluppa in molti casi ben oltre la fronte. La profondità anch’essa buona è più facilmente apprezzabile quando entra in gioco la voce. Nei brani cantati l’interprete pare sopravanzare i musicisti che lo accompagnano, aumentando l’illusoria percezione di prospettiva. Molto buono anche il risultato ottenuto con l'HE 1000 V2 seppure non al livello di quello raggiunto con la HD 800 e con le Pioneer SE M-10, che non brillano certo per spazialità. Soprattutto con la musica elettronica più avanguardista è possibile talvolta stupirsi per alcuni suoni che paiono collocati ben oltre la nostra “bolla di ascolto”, come accade per esempio ascoltando LP1, il primo e a oggi il migliore album di FKA twigs, vero e proprio ottovolante sonoro, casa degli specchi acustici, paesaggio escheriano in cui è facile confondere la destra con la sinistra e perdere la nozione di quanto sta sotto e quanto sta sopra di noi.

 

Considerazioni finali

TR-Amp, Colibri, Angel: tre tiri e tre centri. Verrebbe da dire che la casa serba non sbaglia un colpo. Questa volta alza l’asticella ed estrae dal cilindro un amp/preamp/DAC in configurazione bilanciata in grado di far suonare forte anche i pezzi da novanta del gotha audiofilo. Risolvente ma al tempo stesso naturale, potente e vigoroso ma mai eccessivo o aspro, ancora una volta EarMen dimostra di saper trovare l’equilibrio perfetto affinché ogni cuffia in nostro possesso possa suonare secondo le proprie intrinseche caratteristiche piuttosto che di quelle degli apparecchi a cui le colleghiamo. Costruttivamente parlando pur non introducendo alcuna vera novità stilistica rispetto a quanto già visto con il TR-Amp ne affina la già ottima base di partenza migliorando la leggibilità del LED frontale e aumentandone la praticità d’uso spostando anteriormente il selettore di funzionamento della modalità pre out. Sul fronte più squisitamente tecnico è da lodare il passaggio a un potenziometro digitale a microscatti di migliore qualità e l’aggiunta di un pulsante per variare il guadagno. L’aumentata disponibilità d’ingressi e di uscite sul retro dell’apparecchio deve fare i conti con lo spazio limitato imponendo delle rinunce. L’uscita linea, che sul TR-Amp era costituita da una pratica coppia di prese in formato RCA, ora è in formato mini jack e costringe all’uso di un cavo sdoppiato a Y. In cambio l’Angel oltre all’uscita bilanciata si arricchisce anche di un ingresso S/PIDF che ne aumenta notevolmente la versatilità. Peccato per la mancanza di un ingresso linea, ma a dire il vero è qualcosa che si è perso anche sull’ifi Diablo mentre era invece presente sul Black Label, che riguardo quest’aspetto è ancora oggi più versatile di entrambi.

 

Sottotono la dotazione di accessori, unica vera nota stonata, sia rispetto al fratellino minore, che dispone di una pratica custodia per il trasporto, sia rispetto alla concorrenza. Schiacciante il confronto con ifi che correda il proprio Diablo di tutta la cavetteria e gli adattatori necessari per il suo funzionamento, una custodia protettiva veramente ben realizzata e un alimentatore proprietario iPower a basso rumore. Proprio in tema di alimentatori non posso trattenermi dal consigliare EarMen di includerne uno nella dotazione del proprio Angel. È vero che il manuale utente indica espressamente di fare ricorso a un alimentatore da 5 volt e 2 ampere, resta però il fatto che, dopo aver provato tutti i caricatori per cellulari sparsi per casa senza riuscire a trovarne uno in grado di ricaricarlo, la cosa possa risultare alquanto irritante.

 

EarMen torna a far parlare di sé con un nuovo prodotto che migliora sensibilmente quanto già di buono aveva fatto vedere con il TR-AMP. Uscite bilanciate e sbilanciate per cuffie e linea, ingressi digitali in standard USB e S/PIDF, controllo del guadagno e una potenza massima di 2,25 watt più la piena compatibilità con i formati PCM, DSD e MQA pongono di fatto l’EarMen Angel nella fascia alta di mercato dei dispositivi portatili. La qualità dei materiali impiegati e la cura posta nell’assemblaggio congiuntamente alle eccellenti prestazioni ne fanno un apparecchio da consigliare a tutti gli appassionati che possiedono cuffie top e desiderano poterle ascoltare anche quando si trovano lontani da casa. Il prezzo di vendita, seppur non proprio contenuto, è allineato a quello dei concorrenti e in considerazione della qualità complessiva è da ritenersi adeguato.

 

Pertanto, il mio FI* per l’EarMen Angel è di cinque.

 

*Il Farewell index, FI, esprime quant’è doloroso per il recensore il distacco dalle apparecchiature in prova al momento della loro restituzione. I valori di questa scala vanno da un minimo di 0 o “nessun rimpianto” a un massimo di 5 “se me lo posso permettere lo compro!”.

 

Software utilizzato

Liquida e Tidal streaming

Antonella Ruggiero - Pomodoro Genetico

Archie Shepp Quartet - Blue Ballads

Autechre - AE_LIVE_NIJMEGEN_221116

Cornelius - Point (Remaster)

Eliane Elias - Quietude

Eric Dolphy - Out to Launch

FKA twigs - LP1

Franco Battiato - Sulle Corde di Aries

John Coltrane - Soultrane

Lou Reed - Animal serenade

Neil Young - Barn

Neil Young - Barn

Niccolò Fabi - Meno per Meno

Nirvana - Bleach

Ornette Coleman - Free Jazz

Patti Smith - Peace and Noise

Paul Weller - An Orchestrated Songbook

Pharoah Sanders - Wisdom Through Music

Philip Glass - Perpetulum

Rahsaan Roland Kirk - The Case of 3-Sided Dream in Audio Color

Ryuichi Sakamoto - Async - Remodels

Sonia Spinello - Silence

Steely Dan - Everything Must Go

Steve Winwood - Arc of a Diver

Tamio Shiraishi - Subway Stations in Queens

Tracy Chapman - Where You Live


Caratteristiche dichiarate dal produttore

Ingressi: 2 USB tipo C per la ricarica e per i dati, 1 coassiale/TOSLINK

Uscite cuffia: mini jack stereo 3,5mm, Pentaconn 4,4 mm

Uscite linea: sbilanciata mini jack stereo 3,5mm, bilanciata Pentaconn 4,4 mm

DAC: ES9038Q2M

Formati audio supportati: DSD 64 / 128 / 256 DoP, DSD nativo 64 / 128 / 256 / 512, DXD 352,8 / 384 / 705.6 / 768 kHz, PCM 44,1 / 48 / 88,2 / 96 / 176,4 / 192 / 352.8 / 384 / 705,6 / 768 kHz, MQA hardware decoder Studio e Authenticated

Potenza d’uscita cuffie: 7,2Vrms uscita sbilanciata 3,5mm e 8,5Vrms uscita bilanciata 4,4mm entrambe con Gain+ attivato

Potenza d’uscita linea sbilanciata: 1,5Vrms direct e 7,2Vrms pre out

Potenza d’uscita linea bilanciata: 3Vrms direct e 8,5Vrms pre out

Distorsione armonica totale THD+N uscita cuffie: 0,002% per entrambe le uscite

Distorsione armonica totale THD+N uscita linea sbilanciata: 0,005% direct e 0,004% pre out

Distorsione armonica totale THD+N uscita linea bilanciata: 0,003% direct e 0,002% pre out

Rapporto segnale rumore: >120dB uscite sbilanciate, >119dB uscite bilanciate

Risposta in frequenza: +/-0.2dB tutte le uscite

Batteria: due accumulatori ai polimeri di litio LiPo da 3000mAh

Accessori forniti: cavo USB C, adattatore TOSLINK, adattatore S/PIDF

Dimensioni: 66x27x152mm LxAxP

Peso: 340g

 

Distribuzione alla data della recensione: vendita diretta, al sito EarMen

Prezzo alla data della recensione: 799,00 USD

Sistema utilizzato: all’impianto di Paolo Mariani

Torna su

Pubblicità

Omega Audio Concepts banner
Vermöuth Audio banner
DiDiT banner
KingSound banner

Is this article available only in such a language?

Subscribe to our newsletter to receive more articles in your language!

 

Questo articolo esiste solo in questa lingua?

Iscriviti alla newsletter per ricevere gli articoli nella tua lingua!

 

Iscriviti ora!

Pubblicità