Convertitore, preampli e ampli cuffie DiDiT DAC212

26.10.2015
DiDiT DAC212
DiDiT DAC212

VAI QUI alla precedente prova del DiDiT DAC212 in ambiente Mac OS

 

 

Odi et amo, recitava un noto poeta latino ed effettivamente è quel che è successo a me con questo DiDiT DAC212. In un primo momento, dopo averlo attaccato alla meccanica di lettura, sono rimasto folgorato da uno dei più bei pianoforti mai ascoltati a casa mia! E, badate bene, di convertitori, anche molto più blasonati e costosi di questo DiDiT DAC212 da me ne sono passati… Così, dopo aver sentito un Keith Jarret in ottima forma CD, decido di attaccare il buon DiDiT al mio music server, in procinto di una rinfrescata, dal momento che utilizzava ancora l’indistruttibile Windows 7. Qui mi son reso conto che:

  • all’epoca il DAC non girava sul 7
  • di lì a poco la DiDiT avrebbe coperto anche questo vetusto sistema operativo
  • tutto comunque girava sul mio portatile tuttofare con Windows 8.1
  • era tempo di aggiornarmi a Windows 10...

Ora quindi è finalmente tutto OK. In un batter d’occhio il PC si ciba dei driver USB, che possiamo trovare comodamente a questo link, e siamo pronti per iniziare gli ascolti.

 

La DiDiT Audio come player raccomanda Jriver, Roon Labs e Foobar 2000. Io ho provato anche Jplay, ma di questo parleremo più avanti. Qualora decidiate di utilizzare Foobar, il produttore fornisce questa guida, semplice ma esaustiva, per settare al meglio il PC per la riproduzione dei file dxd/dsd. Nel giro di dieci minuti anche il più imbranato di noi riuscirà a configurare il tutto! Ci sono riuscito io, il che è tutto dire.

 

Il DiDiT DAC212, come avrete già letto qui, per mano del buon Direttore Castelli, oltre a essere un DAC è anche preamplificatore e amplificatore per cuffie. Ma io mi soffermerò principalmente sul suo ruolo di DAC e in particolare in ambiente Windows.

 

Primo setup: diffusori Stat Audio Immagine, amplificatore integrato Musical Fidelity A 5.5 e Music Server diy con Win10 e Foobar 2000 Darkone.

Questi piccoli diffusori in sospensione pneumatica sono veramente balordi, riescono, ovviamente nei limiti delle leggi della fisica, a essere veramente rivelatori, come gli ScanSpeak serie Revelator che montano, e l’accoppiata DiDiT/Musical Fidelity riesce a dare la giusta dose di cattiveria e raffinatezza necessarie per una buona riproduzione. Il primo la fa da cattivo, mentre il DiDiT è colui che mette tutto al suo posto. Ottima scena, strumenti collocati nella giusta posizione, grande palcoscenico e una miriade di dettagli sempre a disposizione.

Da ciò che sto ascoltando l’alimentazione del DiDiT è stata fatta veramente con cura e, nonostante qualche purista possa storcere il naso per la soluzione switching, il risultato è veramente notevole, merito anche dell’ottima capacità di filtraggio utilizzata.

I brani si susseguono e, pur non essendo propriamente brani audiophile, la grande capacità di coinvolgimento del DiDiT la fa da padrone. Mi trovo in una di quelle sessioni di ascolto in cui dici “un altro brano e spengo, lo giuro, ho troppe cose da fare!”. Ma il piacere è tanto e quest’ultimo brano si protrae per ore.

L’ascolto trasmette un alto tasso di realismo. Chiudendo gli occhi sembra di essere sotto il palco e anche con i generi musicali più duri, anche ad alto volume, tutto rimane ben focalizzato e con un tasso di distorsione praticamente incontestabile.

 

Secondo setup: diffusori Vandersteen 2ce, preamplificatore Audio Research LS8, finale Adcom GFA555 e PC portatile con Win8.1 e Foobar 2000 Darkone.

In questo contesto le note positive vengono dalla scena, riprodotta in maniera esemplare, e dalla profondità del palcoscenico, veramente notevole. Siamo circondati dalla musica che si sviluppa in tutte le direzioni. L’ascoltatore si trova al centro di una miriade di informazioni. Il palcoscenico è grande e gli strumenti vengono collocati con estrema precisione e non si fatica a riconoscere gli uni dagli altri.

Ascoltare ad esempio The Wall di Roger Waters in versione live trasmette veramente molto a livello emotivo.

Si ha la sensazione di essere un piccolo esserino, circondato da tanta musica e da tanta gente, che guarda con lo sguardo meravigliato verso questo enorme palcoscenico.

Nel momento in cui scrivo i miei termini di paragone sono l’M2Tech Young e l’ampli cuffia/DAC Sennheiser HDVD800.

Ciò che ha in più il DAC212 rispetto a questi due apparecchi è il fronte sonoro molto più avanzato e realistico e una discesa in basso più reale e controllata: non griderete al miracolo per questo parametro sotto il punto di vista dell’estensione ma la correttezza è impeccabile.

La timbrica degli strumenti è un‘ottima approssimazione di come questi ultimi suonano nella realtà e anche con gli strumenti più impegnativi, come ad esempio il pianoforte, si capisce che il progettista è una persona che conosce bene la musica e che ha dato il compito al DiDiT DAC212 di riprodurre fedelmente ciò che è stato registrato in studio.

Provo a mettere su qualche brano delle grandi orchestre, come la Cincinnaty Pop Orchestra e la Dallas Wind Simphony, e quel basso che prima mi era sembrato un po’ esile, con i due woofer delle Vandersteen diventa impeccabile e soprattutto sempre e comunque privo di code.

La gamma alta invece, risulta peccare un tantinello in raffinatezza, ma del resto non si può pretendere tutto dalla vita.

 

Ho provato in entrambi i setup anche Jriver e Jplay come player ma, alla fine dei fatti, considerando anche che Foobar è gratuito, direi che è la scelta più comoda e funzionale.

Ottima anche la sinergia con il neonato Windows 10, forse la più performante. Windows 8 non mi aveva fatto gridare al miracolo, tant’è che il mio music server era rimasto al 7, ma questo 10 è veramente interessante. In rete già si trovano puide per ottimizzare l’ultimo nato di casa Microsoft per un uso audiophile. A mio modo di vedere le cose è un po’ troppo estremista, ma ho ancora bisogno di un po’ di tempo per metabolizzare questo nuovo sistema operativo.

 

Se dovessi scegliere come utilizzare questo DAC direi Windows 10 e Foobar tramite ingresso USB.

 

Per quanto riguarda la riproduzione dei file DSD non ho riscontrato alcun tipo di problema: molto semplice e intuitivo il setting con Jriver, un po’ più macchinoso con Foobar, ma assolutamente fattibile grazie alla guida del produttore di cui ho parlato sopra.

 

Per quanto riguarda l’amplificatore per cuffie, non posso e non voglio pronunciarmi più di tanto, vista la mia scarsa esperienza, ma posso dirvi che svolge egregiamente il suo lavoro. Ha giusto qualche difficoltà con le cuffie più ostiche, il che si traduce in volume di ascolto moderati ma sempre senza alcun accenno di distorsione.

 

Per il preamplificatore invece, mi riservo l’uscita del finale DiDiT per dare un giudizio.

 

Cosa migliorare

Il display: sicuramente particolare ma poco funzionale, inoltre manca un indicatore che confermi che si sta riproducendo un file DSD. (NdR - Funzione hardware, già disponibile negli esemplari attualmente in vendita)

Lo stadio d’uscita: svolge bene il suo lavoro ma, forse, investendoci qualche risorsa in più, si sarebbe potuto migliorare ulteriormente.

 

Cosa mi è piaciuto

In generale mi è piaciuto molto come suona, la sua capacità di riprodurre fedelmente il messaggio sonoro senza aggiungere o togliere nulla.

La dinamica, veramente eccezionale, in particolare la microdinamica, tanti piccoli particolari che arrivano al nostro cervello, frutto di un ottimo lavoro fatto sull’alimentazione, a riprova che le alimentazioni switching, specie per le sorgenti digitali, sono tutt’altro che mediocri.

Distorsione, praticamente assente, è forse questo il maggiore punto di forza di questo convertitore.

 

Per concludere

Un apparecchio sicuramente interessante, con il suo carattere ben delineato, in grado di combattere ad armi pari con i suoi diretti concorrenti, dal design accattivante e costruito con criterio. Una scelta da tenere sicuramente in considerazione.

 

 

Caratteristiche dichiarate dal produttore

Formati supportati: PCM, DSD

Frequenze di campionamento PCM: da 44.1kHz a 384Khz

Frequenze di campionamento DSD e DXD: da DSD64 a DSD512, DXD352,8

Ingressi: due TOSLINK, due coassiali, un USB

Uscite: una stereo RCA

Distorsione armonica totale: 0,0006% 0dBFS a 1Khz 24BIT/48kHz

Linearità: +/-0,5dB a -120dBFS 24BIT/48kHz

Separazione fra i canali: -125dBFS a 1kHz

Livello d’uscita: 2,0VRMS a 0dBFS, 4,2VRMS a +6dB con jumper interni - DC Offset 0,1mV

Risposta in frequenza: DC a 50kHz +/-0.5dB, DC a 90kHz -3dB

Impedenza d’uscita: 1,6ohm a 1kHz max

Corrente d’uscita: 0,25A

Alimentazione: 100-240VAC

Comandi telecomando: ON/OFF, selezione ingressi, volume, mute

Dimensioni: 212x45x212mm LxAxP

Peso: 2,7kg

Varie: display a matrice, pulsante a sfioramento, sensore di luce ambiente, slot opzionale per upgrade futuri

Manuale: scaricalo qui

 

Distributore ufficiale alla data della recensione: al sito DiDiT High-End

Prezzo di lancio alla data della recensione: 2.995,00 euro

Sistema utilizzato: all'impianto di Francesco Taddei

 

di Francesco
Taddei
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