Cuffia NuForce HP-800

09.09.2013

Innanzitutto qualche osservazione sull'aspetto esteriore della NuForce HP-800, prima esperienza nel settore delle cuffie con padiglioni della giovane e dinamica ditta americana, nota soprattutto per le sue apprezzate e pluripremiate realizzazioni di amplificazioni dai robusti wattaggi in classe D. Si tratta di una cuffia elegante, ben curata e ben rifinita, di tipo chiuso, a padiglioni circolari realizzati in alluminio, dotati di cuscinetti piuttosto larghi, in similpelle liscia riempita con memory foam. Internamente i padiglioni hanno una griglia protettiva di colore rosso, molto di effetto, mentre esternamente vi è un quadratino dorato con su scritto "nu", anch'esso elemento estetico di distinzione. Data la simmetricità dell'insieme, qualche problema nell'individuare i lati destro e sinistro, essendo le indicazioni relative piuttosto criptiche, scoperte infine sotto l'archetto poggiatesta. Detto archetto poggiatesta è autoregolante, estensibile a ritorno automatico, con molla tarata piuttosto robustamente. Il monocavo di collegamento è inserito sul padiglione sinistro, con attacco standard mini jack stereo. In dotazione un cavo da circa 2,5 m con terminale mini jack e adattatore a vite jack da 6,3 mm. Inoltre è fornito un cavo più corto, circa 1,5 m e meno spesso per ascolti portatili, senza apparenti decadimenti dei rendimenti sonori. Tutte le terminazioni sono dorate.

 

Considerazioni ergonomiche: personalmente nelle cuffie preferisco i padiglioni con forma ovale, avendomi madre natura dotato di padiglioni auricolari non propriamente piccoli. Inevitabilmente il padiglione circolare intrappola qualche parte del mio orecchio e, anche se c'è il memory foam, dopo un po' di tempo che indosso queste cuffie avverto un certo senso di costrizione, accentuato dalla similpelle che non è proprio l'ideale per la traspirazione. Il poggiatesta con ritorno automatico ha il vantaggio di non esigere regolazioni ed è tutto sommato abbastanza comodo se si sta in posizioni di ascolto canoniche, ovvero con la testa verticale. Viceversa se si sta con la testa un po' all'indietro, magari sdraiati, la cuffia tende spiacevolmente a scivolare.

Il fatto di essere una cuffia chiusa non aiuta poi in termini di calore, che si accumula negli ascolti prolungati. Una nota positiva va al cavo, con la comoda soluzione mono e soprattutto con l'attacco standard, che rende molto semplice una eventuale sostituzione.

 

Impressioni di ascolto: questa è una cuffia che sicuramente non passa inosservata, in senso positivo, sia dal lato estetico, sia dal lato sonoro. L'isolamento dai rumori esterni è piuttosto buono e il rumore che fuoriesce è pressoché nullo. Ha un’impostazione timbrica piuttosto particolare, che attrae l'attenzione e gratifica gli ascoltatori, soprattutto quelli meno smaliziati, anche se non è tra le più lineari in circolazione.

 

In effetti, la definizione di cuffia “studio monitor” data dalla casa è a mio avviso da prendere un po' con le molle. D'altronde questa è una valutazione che può essere fatta solo da chi ha a disposizione altre cuffie per effettuare comparazioni. Nel mio caso avevo con me la solita Sennheiser HD600 e una Beyerdinamic DT880 gentilmente prestatami dal mio amico Franco: cuffie comunque più costose della NuForce HP-800, di circa un centinaio di euro. Il confronto con le due cuffie suddette, peraltro due best buy nella loro fascia di prezzo, permette di riconoscere un bilanciamento timbrico che predilige la brillantezza, con alti molto dettagliati, estesi e gradevoli, uniti a basse ben intellegibili e discretamente profonde. In gamma media risulta invece un sensibile appannamento nella parte bassa di questo settore di spettro. Encomiabile la spazialità, con un notevole senso di aria tra gli strumenti e tra i piani sonori, cosa non comunissima nelle cuffie chiuse. Dove le altre due cuffie si dimostrano sensibilmente migliori è, oltre che nella maggiore linearità e correttezza timbrica, nella comodità, complici probabilmente anche i cuscinetti in velluto e la configurazione aperta di entrambe.

 

Ottima la sensibilità, che consente un facile pilotaggio anche direttamente da lettori di musica liquida a batteria, anche per ascolti itineranti. Il risultato complessivo è un ascolto molto piacevole e d’impatto, con un suono emozionante e coinvolgente. L'avvallamento nel medio basso rende un po' particolare la timbrica per chi è abituato ad ascoltare modelli più lineari. Comunque molto interessante il rapporto qualità/prezzo. A soli 149 euro, in effetti, le HP-800 sembrano un acquisto decisamente appetibile considerando la qualità sonora complessiva e l'impatto estetico-realizzativo, con solo una nota di cautela per la comodità negli ascolti di lunga durata, non proprio impeccabile.

 

Selezione musica ascoltata

Pops Caviar, Russian Orchestral Fireworks, direttore Arthur Fiedler, Boston Pops, CD Living Stereo

Mina, I successi di Mina, CD Peer Music

Danilo Rea, Live 2009, CD Repubblica-L'Espresso

 

Caratteristiche dichiarate dal produttore

Risposta in frequenza: 20Hz-20kHz

Sensibilità: 91dB +/-4dB

Impedenza: 32ohm +/-15%

Potenza di ingresso nominale: 20mW

Potenza di ingresso massima: 30mW

Diametro del driver: 40mm

Accessori: una borsa per il trasporto, un cavo jack 3,5mm, un cavo jack 6,3mm

 

Distributore ufficiale in Italia: al sito Audio Graffiti NuForce

Prezzo in Italia alla data della recensione: 149,00 euro

Sistema utilizzato: all'impianto di Fabio "Perplesso" Barbato

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