Diffusori Gato Audio PM-6 | Le misure

18.03.2013

All'articolo di ascolto di questi diffusori

 

Quasi tutte le cose si fanno meglio insieme. Per questo motivo l’altra mattina mi sono incontrato con il mio amico, nonché collega, Mauro Simolo e insieme abbiamo preparato il setup per misurare l’andamento dell’impedenza delle Gato PM6. Armati quindi di oscilloscopio, generatore sinusoidale e resistore di riferimento, abbiamo iniziato il rilevamento delle corrispondenze frequenza/Vap VRr che sono, rispettivamente, i valori di tensione rilevata sui morsetti del diffusore e quella sul resistore di riferimento, dai quali si calcola poi l’impedenza del diffusore stesso.

 

Pronti, partenza, via. Si inizia dalle frequenze più basse per arrivare via via verso le parti più alte della banda audio e ad ogni frequenza, armati di carta e penna, scriviamo tutti i valori rilevati su una tabella.

Passiamo quindi al trasferimento dei dati in una tabella di un foglio elettronico impostato per calcolare l’impedenza e ricaviamo così il grafico Frequenza/Impedenza qui sotto rappresentato:

 

Misure Gato Audio PM-6

 

Che dire! L’impedenza è abbastanza irregolare e ricca di sostanziali cambiamenti lungo tutta la banda considerata per la misura.

Veniamo però al riconoscimento delle varie zone per capire come lavora il filtro di un diffusore dotato della mezza via in basso e per non farsi intimidire da un grafico di impedenza così poco lineare.

Nelle Gato PM6 il costruttore ha deciso di mettere il “turbo” alle basse frequenze e avendole anche ascoltate personalmente, posso dire che dal mio punto di vista le basse sono veramente molto potenti, ma… a scapito di cosa? Di una impedenza un pochino difficile da pilotare! La repentina discesa, dovuta alla configurazione del filtro tra midwoofer alto e midwoofer basso, richiede amplificatori dotati di uscite abbastanza robuste da contrastare il repentino aumento di corrente dovuto a minimi di impedenza, di appena 2.4 ohm, tra 30 e 40 Hz e tra 100 e 200 Hz.

Questo accade perché al di sotto di una certa frequenza i due midwoofer risultano man mano sempre più configurati come due componenti posti in parallelo.

La differenza sostanziale tra un sistema due vie e mezzo e un due vie e subwoofer è stabilita dal filtro.

Nel due vie più subwoofer, il midwoofer è fornito di un taglio alto tale da realizzare un incrocio ideale con il subwoofer, oppure il sistema taglia acusticamente a -6dB alla frequenza di incrocio con il subwoofer.

Attenzione si parla di subwoofer passivo dotato di filtro crossover!

Nel sistema due vie e mezzo, si utilizzano due midwoofer identici e, a livello elettrico, il filtro è configurato in modo che la mezza via, il midwoofer basso, pesca il segnale direttamente ai capi del midwoofer alto applicando un’ulteriore passa-basso. La bobina serie non fa altro che diminuire la resistenza allo scendere della frequenza e applica ai capi del midwoofer alto una resistenza parallelo che porta l’impedenza a valori molto più bassi del valore nominale.

Questa discesa porta però un vantaggio molto udibile. Alla diminuzione dell’impedenza segue un aumento costante sino ad un raddoppio dell’area di emissione in bassa frequenza portandola, per il caso in questione, ad equivalere alla superficie di un woofer da 10/11 pollici.

 

Componentistica utilizzata

Le Gato PM6 montano componenti della SB-Acoustics, un tweeter ad anello da 1.2 pollici otto ohm e due Midwoofer da 6 pollici otto ohm con caricamento bass reflex.

 

Considerazioni progettuali

Conoscendo personalmente i componenti credo sia stata una buona scelta di compromesso. Viste le ottime prestazioni in bassa frequenza di questi 6 pollici, considerando anche il fatto che la SB-Acoustics produce un midwoofer da 4 pollici che se ben caricato scende fino a 40 Hz, posso dire che la scelta di aggiungere un ulteriore mezza via non è solo mirata ad ottenere una maggior pressione acustica in gamma bassa ma anche a dotare le Gato PM6 di una maggior tenuta in potenza.

 

Pilotaggio

Le Gato PM6 hanno, come ho detto, un’impedenza un po’ difficile e non molto regolare. A tal proposito va considerato che l’amplificatore dovrà essere molto generoso di corrente per evitare che nelle discese ad impedenze molto basse ci sia una richiesta in corrente superiore alle possibilità dell’amplificatore.

 

Considerazioni finali

Al giorno d’oggi non è difficile trovare amplificatori con le doti richieste ed è questo, secondo me, il motivo per cui i progettisti non si sono tanto preoccupati dei 2.4 ohm in bassa frequenza , concentrandosi più sull’ottenimento di un equilibrio maggiore delle note gravi. Meritano un attento ascolto!

 

Caratteristiche dichiarate dal produttore:

Tipo: da pavimento 2,5 vie

Risposta in frequenza: 34Hz-25kHz -6dB

Sensibilità: 90dB

Amplificazione raccomandata: 50-300W

Impedenza nominale: 4ohm

Connettori: WBT Biwire

Driver: tweeter 38mm Ring Radiator Neodimio, midwoofer 170mm cono in carta Optimized Voice Coil

Dimensioni: 200x1020x370mm (LxAxP)

Peso: 28kg

 

Distributore ufficiale Italia: al sito de Il Tempio Esoterico

Prezzo Italia alla data della recensione: 2.990,00 euro

Sistema utilizzato: all'impianto di Mauro "ScontornaThor" Simolo

di Leonardo
Mariotti
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