Prefazione
Nel momento in cui mi accingo a chiudere questo articolo per consegnarlo alla redazione, mi viene spontaneo pensare che queste ProAc Response DT8, anche se non sono in assoluto una novità, l'inizio della commercializzazione risale infatti a luglio 2017, rimangono una delle cose più "nuove" nell'attuale e rutilante mondo dell'Hi-Fi. Le snelle torri della casa inglese sono al contempo tradizione – e che tradizione, signori – e innovazione nella costruzione di casse acustiche: più in là nell'articolo cercheremo di scoprire il perché. Il tutto offerto a un prezzo che mi sento sinceramente di definire concorrenziale, questo detto a proposito di un’azienda che dichiara, quasi orgogliosamente, di non produrre diffusori economici! Ho catturato la vostra attenzione?
Introduzione
Gli slogan o, come direbbe giustamente il direttore Castelli, i "payoff" pubblicitari mi hanno sempre affascinato. Questo perché si vorrebbe racchiudere, in un’estrema sintesi, il fine ultimo del prodotto che ci accingiamo ad acquistare. Trovo il "Perfectly natural" della ProAc esemplare in tal senso. Una sorta di trascendenza metafisica, dove tanta scienza e tecnologia applicata, alla fine, perdono importanza a favore dello scopo ultimo: ascoltare musica in modo perfettamente naturale. Affermazioni del genere sono molto impegnative, vanno verificate alla luce dell'esperienza e soprattutto dell'ascolto dei soliti "criticoni"! Ma noi siamo qui per questo, ci mancherebbe altro mica ci tiriamo indietro! Insomma Stewart Tyler, fondatore, progettista e CEO dal 1988 di ProAc, ha messo a segno l'ennesimo colpaccio oppure no?

Fuori dalla confezione
Imballaggio esemplare con tanto di rinforzi angolari interni, contenitivi in polistirolo e plastica morbida a prova di corriere "sbadato". Inizia da qui la prima costatazione che siamo di fronte a un prodotto di pregio dove, per quanto economicamente possibile, nulla è lasciato al caso. Oltre ai diffusori, corredati delle loro griglie parapolvere in crimplene, troviamo all'interno una scatolina contenente le punte coniche a vite da porre nella parte inferiore dei diffusori, le barrette di contatto per il mono-wiring e un succinto manualetto cartaceo. La finitura cherry degli esemplari in prova è veramente ottima, sia nella tonalità naturale della lavorazione che nell’impressione di trovarci di fronte a del vero legno massello.
Tecnicamente parlando
Sì, lo ammetto: i diffusori della ProAc sono tra i miei preferiti. Diversi anni orsono mi imbattei nell'ascolto delle piccole ProAc Tablette e da allora ho sempre fatto di tutto per poter vedere e ascoltare i nuovi modelli proposti dalla casa britannica. Confesso serenamente questa mia passione, ma al contempo ci tengo a dire che spesso si è maggiormente critici con ciò che si ama. Quindi niente timore. sarò inflessibilmente neutrale nel giudizio di queste DT8.
Ci troviamo di fronte a due snelle torri da pavimento, a bass reflex inferiore, in configurazione D'Appolito con tweeter decentrato rispetto all'asse dei due midwoofer e predisposte per il bi-wiring.
Non so esattamente se gli esemplari in prova avessero già suonato e per quanto, ma il primo impatto mi ha lasciato molto interdetto. La situazione si è rivelata quella tipica dei diffusori nuovi che debbono lavorare, o se preferite rodare, a lungo i driver per raggiungere una situazione di regime sonoro stabile. Direi che nel nostro caso non vadano prese in considerazione le prime 50-70 ore di funzionamento, approssimativamente, prima di formulare giudizi. Presenza e articolazione nelle basse frequenze hanno bisogno di molto tempo per manifestarsi a dovere e le medio-alte, prima di diventare "perfettamente naturali" e decisamente piacevoli, debbono sopportare parecchi movimenti degli altoparlanti sollecitati dalla musica.
Sostanzialmente la principale novità tecnica di queste casse consiste nel montare due midwoofer in parallelo pilotati dalla medesima uscita crossover ma con caratteristiche fisiche abbastanza diverse l'uno dall'altro. Un driver ha il cono in miscela-impasto di mica e e parapolvere open weave, mentre l'altro ha il cono in polipropilene e parapolvere in polipropilene morbido. Questa strana accoppiata dovrebbe realizzare lo sfruttamento delle migliori caratteristiche dei due materiali utilizzati, garantendo una gamma medio-bassa di gran livello.
Penso sia bene dirlo con chiarezza: le ProAc DT8 non sono facilissime da pilotare. L'impedenza nominale di 4 ohm e la sensibilità dichiarata pari a 90 dB lineari 1 watt 1 metro dicono poco, come poco ci dice la potenza consigliata per l'amplificatore di 20-180 watt. Consiglio vivamente l'accoppiamento con amplificatori molto generosi in corrente, soprattutto nei picchi erogabili. Non ho avuto la possibilità di consultare l'andamento reale dell'impedenza al variare della frequenza e le rotazioni di fase, ma per esperienza e verifica posso serenamente dirvi che a livelli sonori alti queste casse sono delle clienti tutt'altro che facili da soddisfare. Consigli per gli acquisti, dell'amplificatore intendo, non mi sento di darne. Se siete in procinto di acquistarle parlatene con il vostro rivenditore o esperto di fiducia e fatevi ben consigliare e se possibile prima ascoltatele in accoppiata con il papabile amplificatore.
Ascolto
Scambiando pareri e opinioni con amici e conoscenti audiofili ho percepito, ma diciamo anche chiaramente avvertito, una certa diffidenza per la nuova soluzione tecnica adottata da queste DT8. In molti hanno obiettato che il modello fisico matematico alla base della riuscita di tale alchimia dovesse essere troppo complesso per essere stato realizzato sul serio. Il sottoscritto, modesto redattore, non è in grado di dirimere tale alta e scientifica controversia! Quello che posso serenamente dirvi è che queste casse, se ben pilotate, hanno un suono davvero affascinante e coinvolgente, di grande qualità emotiva e complessità.
Diffusori per tutte le occasioni, o per meglio dire, per tutti i generi musicali? Sostanzialmente mi sento di condividere questa affermazione della ProAc riportata in questa overview delle DT8. Del resto un componente Hi-Fi, in particolare dei diffusori, che suonano bene "solo" con un genere musicale, non soddisfano quasi più nessuno. La maggior parte di noi appassionati, prima che di Hi-Fi di musica, ascolta tante cose diverse. Senza contare che l'evoluzione della musica moderna ha naturalmente portato a miscele, spesso molto creative, a base di ritmi e contaminazioni tra le più disparate. Ammetto però che le DT8 meglio si sposano a un ascolto casalingo, anche di grande impatto, ma non le sceglierei per gestire una festa danzante, magari a base di ritmi techno-house e per generare livelli sonori da lite condominiale.
Durante l'ascolto effettuato al Roma hi-fidelity 2017 presso lo spazio allestito dall'importatore Audio Reference, in molti ci siamo meravigliati di come due torri così snelle e dal litraggio moderato riuscissero a sonorizzare a dovere il grande ambiente dove erano state poste. Questa, dopo il corretto rodaggio raccomandato, è una delle caratteristiche migliori di questi diffusori: riescono a riempire di musica grandi ambienti, conservando un’emissione quasi puntiforme, che le fa scomparire nell’ampia scena sonora che riescono a riprodurre.
Considerazioni finali
Come al solito, vedo già il cattivello che mi chiede: ma hai ascoltato di meglio? Certamente sì, ma non a questo prezzo e comunque molto raramente!
Selezione musica ascoltata
ALT-J - Relaxer - LP-2017
Alice in Chains - MTV Unplugged - LP-1996
Brian Eno & David Byrne - Everything That Happens Will Happen Today - CD-2008
Caparezza - Prisoner 709 - CD/LP-2017
Carl Orff - Carmina Burana - Sony Classical Masters/Leonard Slatkin - CD-2010
Elbow - The Seldom Seen Kid - CD-2008
Foo Fighters - Concrete and Gold - LP-2017
George Gershwin - Rhapsody in Blue / West Side Story - Bernstein & Los Angeles Philharmonic Orchestra, Deutsche Grammophon - LP
King Crimson - Islands - CD/LP-1971
Julian Cope - My Nation Underground - LP-1988
Nick Cave and the Bad Seeds - Live from KCRW - LP-2013
Peter Gabriel - Up - LP-2002
Peter Gabriel - OVO - CD-2000
Prince - Purple Rain - LP-1984
Regina Spektor - Remember Us to Life - LP-2016
Roger Waters - Amused to Death - LP-1992/2016
Roxy Music - Avalon - LP-1982
Stevie Wonder - Journey through the Secret Life of Plants - LP-1979
Stevie Wonder - Hotter than July - LP-1980
The National - Sleep Well Beast - LP-2017
Tom Waits - One from the Heart - LP-1982
Warren Zevon - Transverse City - CD-1989
SCHEMA RIEPILOGATIVO
Voto massimo ✳✳✳✳✳ Spark, le scintille ReMusic
Timbrica: ✳✳✳✳1/2 | Sostanzialmente neutra, naturale, un pochino esuberante sulle medio-alte/alte frequenze, ma in nessun modo affaticante.
Dinamica: ✳✳✳✳ | Non sono campionesse della "botta asciutta" tanto per usare un termine poco elegante, ma non creano di certo rimpianti nei palati raffinati.
Dettaglio: ✳✳✳✳1/2 | Ottimo, la percezione e la separazione degli strumenti e dei vari piani musicali è veramente di grande livello.
Emozione: ✳✳✳✳1/2 | Servitegli la vostra musica preferita, possibilmente ben registrata, e il vostro cuore non tarderà a riscaldarsi
Immagine: ✳✳✳✳✳ | C'è da faticare un pochino, come sempre del resto, per trovare il posizionamento migliore. Una volta trovato, il risultato è emissione puntiforme e ottima immagine in tutte le direzioni spaziali: per questa categoria, una delle migliori e credibili.
Costruzione: ✳✳✳✳ | Robusta, monolitica, classica e rigorosa, poco attenta a tentazioni modaiole del design, in piena filosofia ProAc. Veramente ottima la finitura e lucidatura del legno. Decisamente più accattivanti senza le griglie parapolvere. Gli esemplari in prova erano in finitura ciliegio.
Rapporto prestazioni/prezzo: ✳✳✳✳ | Quello che possono offrire questi diffusori a questo prezzo è, fidatevi, veramente molto! Non conferisco le 5 stellette, che emotivamente vorrei dare, per il fatto che queste DT8 hanno comunque bisogno di una catena a monte di grande qualità e di conseguenza di costo elevato per potersi esprimere al meglio. In particolare di un’amplificazione senza problemi a erogare buona corrente a carichi anche inferiori ai 4 ohm nominali.
Caratteristiche dichiarate dal produttore
Tipologia di diffusore: da pavimento
Impedenza nominale: 4ohm
Amplificazione raccomandata: da 20 a 180 watt
Risposta in frequenza: 38Hz-30kHz
Sensibilità: 90dB lineari 1 watt 1 metro
Midwoofer: 1 altoparlante ProAc da 6,5 pollici con cono in miscela di mica e parapolvere open weave, 1 altoparlante ProAc da 6,5 pollici con cono in polipropilene e parapolvere in polipropilene morbido
Tweeter: altoparlante ProAc con cupola in seta da 1 pollice
Crossover: appositamente progettato per l'utilizzo contemporaneo di due midwoofer differenti, board in fibra di vetro, cavo intrecciato in rame per utilizzo bi-wiring e bi-amplificazione
Dimensioni: 193x978x229mm LxAxP, punte incluse
Peso: 26kg
Griglia: in crimplene acusticamente trasparente
Finiture standard: ciliegio, frassino nero, mogano, acero, bianco, quercia naturale
Finiture extra a prezzo maggiorato: ebano, palissandro
Distributore ufficiale Italia: al sito Audio Reference
Prezzo Italia alla data della recensione: 3.325,00 euro, 4.005,00 euro per finiture Ebano e Palissandro
Sistema utilizzato: all’impianto di Mauro Cittadini