Sono appassionato di audio da più di quarant’anni. Mio padre nel 1968 acquistò un magnifico compatto Grundig con radio a valvole e giradischi, amplificazione a valvole da ben tre watt, un magnifico mobile in teak lucido, ancora oggi gelosamente conservato a casa di mia madre.
La mia primissima esperienza audio è stata quella di cannibalizzare gli altoparlanti da vecchi televisori per inserirli nelle confezioni in polistirolo delle torte congelate, nel tentativo di migliorare la stereofonia del Grundig.
Risale al 1992 la mia prima collaborazione con la rivista Suono, all’epoca Bebo Moroni era direttore e Mario Berlinguer, di cui conservo un carissimo ricordo, era il vice. Poi c’è stata Fedeltà del Suono e adesso ho fondato e dirigo ReMusic assieme all’amico Giuseppe Castelli, senza il quale ReMusic non esisterebbe proprio.
Lo confesso. Mi sto divertendo come un bambino. ReMusic mi permette di fare liberamente tutto ciò che non ho potuto fare in venti anni di cosiddetto giornalismo: recensioni che siano prima di tutto informazione; redazionali interessanti che parlino di sistemi audio e di musica; articoli di approfondimento tecnico-scientifico.
Poco è stato fatto fino ad adesso, moltissimo rimane da fare.
Ma in questa occasione desidero parlare del mio impianto, anzi dei miei due impianti di riferimento.
Innanzi tutto per impianti di riferimento non intendo proporli come i migliori impianti in assoluto, sono invece due impianti che interpretano il mio suono, il mio modo di intendere la musica riprodotta. Se proprio volete insistere sul riferimento, allora dirò che sono due impianti di media caratura che fanno dell’equilibrio timbrico la caratteristica principale. La “media caratura” mi permette di valutare in modo immediato tutto ciò che è “un po’ meglio” e tutto ciò che è “un po’ peggio”.
Come spesso capita a chi ha da sempre ben in mente il risultato sonoro che desidera ottenere, cosa che auguro a tutti gli audiofili, sono arrivato alla conclusione che sia necessario autocostruirsi alcune delle apparecchiature che compongono il sistema.
Sorgente analogica
giradischi JA Michell Gyro Dec
braccio SME IV
testina Transfiguration Spirit a bassa uscita
step up Fidelity Research FRG-3G
pre phono MM20 e MC20 AM Audio con alimentazione separata
Sorgenti digitali
Stat Audio The One con meccanica Philips CDM Pro2 e quattro convertitori Wolfson WM8740 preceduti da un asynchronous sample rate convertitore 192KHz collegato direttamente al transport con protocollo I2S e alimentazione separata
Teac VRDS 25X con modifica AM Audio
Onkyo DX 7355 da me modificato
Preamplificatori
Stat Audio dual mono
Plinius 12
Audiosophia pre RR
Amplificatori integrati
Audio Innovation series 500
Stat Audio
Finali di potenza
AM Audio B-80 mono in classe A da 80 watt
Diffusori
Stat Audio Immagine
Audiosophia RR
AM Audio Rossini Improved
Arte Acustica Classic Line Stand 93
Klipsch Heresy I USA 1979 N° di serie 92T278 e USA 1980 N° di serie 93U301 modificate Audiosophia
Cavi
Omega Audio Concepts
White Gold
vari autocostruiti