La Soulution è un’azienda svizzera che si presenta come interprete dell’hi-end più spinta, con l’intenzione di scalare e raggiungere i vertici assoluti della qualità audio di livello mondiale.
In pochissimi anni questo brand è riuscito a imporsi stabilmente nel mondo dell’hi-fi guadagnandosi, devo dire con pieno merito, la stima e la considerazione della critica internazionale grazie alla realizzazione di apparecchiature davvero impegnative per costi e dimensioni ma incredibilmente performanti.
L’importatore italiano ci ha messo a disposizione una catena completa Soulution Audio, un riferimento assoluto, insomma, nella sala che attualmente ospita le apparecchiature audio di maggior pregio, quella dell’amico Marcello.
Il mega-sistema hi-end Soulution Audio è composto dal lettore digitale 540, preampli 721 e finale 710. I diffusori sono una coppia di Acapella Campanile, che si sono alternati con una coppia di prototipi di rango.
Desidero cominciare la serie di articoli che riguardano la Soulution con la sorgente digitale 540 che fa parte della Serie 5, vale a dire la linea economica, si fa per dire… La serie top di gamma è identificata dalla sigla “7” e si distingue, oltre che per avere ovviamente prestazioni intrinseche di maggior riguardo, per uno chassis di pochi centimetri più largo.
Il Soulution 540 Digital Player è un CD/SACD che utilizza come meccanica la prestigiosa VRDS Esoteric VOSP, che è stata appoggiata e avvitata rigidamente su due massicci mattoncini in alluminio. La scelta del telaio rigido della meccanica mi trova fondamentalmente d’accordo. In effetti ho sempre rilevato alcune incongruenze timbriche nella risposta sonora di meccaniche smorzate elasticamente, a meno che non si trattasse di tipologia molto elastica, di quella che vibra a frequenze in banda audio. Lo so che può sembrare un tantino strano, detto soprattutto da chi, come me, si danna per far cadere fuori banda udibile le risonanze del sistema braccio-testina della propria sorgente analogica. Oh Dio! Adesso si scatenano tutti i forumisti per massacrarmi!
Il 540 costa quasi 20mila euro ed è un CD player integrato 24bit/192KHz che utilizza Burr-Brown PCM 1792, 24bit/384KHz con conversione DSP.
Le uscite analogiche disponibili sono sia bilanciate XLR che sbilanciate RCA, quelle digitali comprendono AES/EBU (XLR), SPDIF (RCA), Toslink (Ottica). Gli ingressi sono USB, Toslink, AES/EBU e SPDIF.
Il 540 possiede un proprio volume digitale, che però non è stato utilizzato durante la prova d’ascolto, quindi potrebbe essere collegato direttamente al finale senza passare per il preamplificatore.
Il suo design è davvero hi-tech, la sua silhouette liscia e arrotondata è ottenuta con l’utilizzo di una spessa e pesante lastra ripiegata in alluminio finemente satinata.
Contribuiscono allo stile sobrio della macchina il largo display con cifre rosse, i tre piccoli bottoni di servizio, la manopola controller multifunzione e la stretta fessura della meccanica.
Aprire lo chassis per accedere all’interno del 540 ed effettuare il servizio fotografico non è stato un lavoro facile, le tolleranze sono davvero strettissime e il cabinet risulta estremamente rigido, consiglio di lasciarlo fare solo a mani esperte per evitare di graffiarlo irrimediabilmente.
La catena audio utilizzata è stata collegata tutta in bilanciato, modo assolutamente consigliato anzi, obbligatorio per sfruttare al meglio le enormi qualità sonore del sistema. In effetti una prova con collegamento sbilanciato mi ha lasciato piuttosto deluso e prontamente sono passato di nuovo al collegamento bilanciato.
Non resisto. Ve lo dico subito. Questa è stata una delle sedute di ascolto più emozionanti, piacevoli e soddisfacenti che abbia condotto negli ultimi anni. Un suono che riproduce un evento dalle connotazioni live che però può essere protratto per ore e ore senza mai avere un accenno di affaticamento o di fastidio di qualunque genere.
Sono rimasto particolarmente colpito da questo Soulution 540, una macchina straordinaria che non esito a definire il trait d’union tra il dominio analogico e quello digitale. Nonostante la conversione DSP non sia accolta generalmente in modo entusiastico dai digitalisti devo riferire che, da incerto digitalista non eccessivamente convinto, il Soulution 540 mi ha invece persuaso moltissimo proprio per le sue caratteristiche sonore che lo avvicinano molto al suono analogico. Personalmente non saprei dire se ciò dipenda dalla conversione DSP.
Il contesto nel quale il 540 è stato inserito è senza ombra di dubbio di altissimo livello. A partire dalla sala d’ascolto, una bellissima sala di sei metri per otto, mediamente trattata acusticamente e che ReMusic utilizzerà per testare diffusori importanti e di grandi dimensioni.
La prova d’ascolto è cominciata con un po’ di musica classica, naturalmente le registrazioni sono di quelle che non lasciano dubbi senza però badare alla qualità artistica, ecco allora la Carmen Habanera Fantasia della FIM records. Con questo pezzo si riesce fin da subito a capire quanta qualità riesce a produrre il Soulution, l’orchestra assume una compostezza scenica di grande equilibrio. Il sound stage, quindi, oltre ad essere naturale risulta essere molto ampio nelle tre dimensioni, sicuramente aiutato anche dalla coppia di Acapella Campanile che riescono a riproporre un’immagine solida e omogenea, tanto che al variare del punto d’ascolto non varia la stabilità del quadro sonoro. Fate questo esperimento: state in piedi su quello che considerate il punto d’ascolto ideale e poi camminate parallelamente ai diffusori: se camminando avrete la sensazione di sentire di più il diffusore che vi sta più vicino allora l’immagine riprodotta dall’impianto che state ascoltando non è di gran qualità. Se invece l’immagine rimane stabile e ferma nonostante vi troviate in posizione disassata rispetto ai diffusori, allora l’immagine riprodotta è di gran qualità in modo proporzionale al grado di stabilità dell’immagine stessa.
Siamo a livelli molto elevati di prestazioni quindi risulta piuttosto riduttivo parlare di risposta a orecchio delle frequenze oppure di dinamica. Considerate quindi che è necessario aggiungere un quid a queste eccezionali performance. Per esempio lo spettro delle frequenze, che naturalmente risulta ampissimo con gli estremi banda molto distanti tra loro, ha la caratteristica di esprimersi con estrema disinvoltura, come se il fatto di raggiungere basse con profondità a dir poco abissali fosse la cosa più banale e facile di questo mondo. La dinamica si esprime con una pressione sonora impressionante, nonostante ciò il piacere d’ascolto rimane enorme in quanto non si nota nessunissimo sforzo prestazionale o semplici accenni di indurimento tonale.
Ma tutti voi volete sapere da me come il Soulution si esprime nel parametro più importante per una sorgente digitale cioè timbrica e trasparenza.
Allora dovete sapere che non a caso ho parlato di qualcosa di molto vicino al suono analogico. Ebbene, niente vetrosità anzi un suono liquido e corposo, niente grana grossa anzi proprio zero grana e quindi un suono limpido e pulito, espresso con un grande senso di plasticità e con articolazioni musicali rotonde e precise. Il dettaglio, anche quello del tipo maggiormente inudibile, assume una presenza e una microdinamica che lascia allibiti.
Ho effettuato un confronto diretto con il Moon Andromeda RS che reputo una tra le migliori sorgenti digitali attualmente nel mercato. Un vero scontro tra Titani! Ma non c’è stato niente da fare, il Soulution 540 ne è uscito vincitore in virtù di un suono più naturale e privo di grana. Non ci volevo credere neanche io.
Sbalorditiva è la voce femminile di Jacintha nel CD The Girl From Bossanova, il 540 asseconda le caratteristiche dei diffusori e proietta un’immagine sonora fatta di sfericità e presenza, percussioni e sax hanno una identità materica che convince di trovarsi al cospetto di un evento reale.
Il pianoforte è grandioso. Ho utilizzato una registrazione ad alta risoluzione davvero performante del pianista tedesco Martin Vatter. Ebbene chiudere gli occhi e provare la netta sensazione di avere in sala d’ascolto lo Steinway & Sons Grand Piano del 1929 è un’esperienza unica, un’esperienza che auguro di fare a tutti gli appassionati.
Sono consapevole del fatto che quello che sto ascoltando in questo momento non sia il miglior impianto del mondo, vuoi perché in effetti non esiste il miglior impianto del mondo, vuoi perché ce ne sono moltissimi di impianti molto ben suonanti, anche di tipologie e filosofie diverse e oltretutto tutti perfettibili.
Però ragazzi, che gran bel suono! Tutto ciò mi piace moltissimo.
Il lettore digitale Soulution 540 è, a buon diritto, da considerarsi sul podio delle migliori macchine digitali da musica. Il costo naturalmente è elevato, ed elevata è anche la fascia economica del sistema completo che si attesta intorno ai 150.000,00 euro.
Indubbiamente sono pochi i fortunati che potranno permettersi di godere del bel suono del Soulution 540, noi di ReMusic per il momento possiamo approfittarne.
I voti da assegnare al Soulution 540 sono tutti altissimi, tanto da meritare cinque scintille in tutti i parametri che sono stati presi in considerazione.
Per me si tratta di una Spark in the Dark!
SCHEMA RIEPILOGATIVO
Voto massimo ✳✳✳✳✳ Spark, le scintille ReMusic
Timbrica ✳✳✳✳✳ | Assolutamente equilibrata e neutra. Strumenti e voci vengono riproposti con straordinaria naturalezza.
Dinamica ✳✳✳✳✳ | Eccellente. Senza nessun tentennamento o titubanza. Microdinamica ai massimi livelli.
Dettaglio ✳✳✳✳✳ | Straordinario. Difficilmente si può ottenere di meglio. Tutto il segnale viene riprodotto con molta spontaneità e senza il minimo sforzo.
Trasparenza ✳✳✳✳✳ | Trasparenza e limpidezza, suono liquido, pulito, con un effetto presenza che avvicina moltissimo all’evento live.
Immagine ✳✳✳✳✳ | Tridimensionale. Eccellente scansione dei piani orizzontali e verticali. Molto forte è la sensazione di sfericità degli interpreti musicali sia voci che strumenti.
Tonalità ✳✳✳✳✳ | Nessuna colorazione.
Caratteristiche dichiarate dal produttore
Tipo: integrato CD/SACD
Convertitore: Burr-Brown PCM1792 24 bit/192KHz, 24 bit/384 KHz con conversione DSP
Uscite analogiche: XLR, RCA
Uscite digitali: AES/EBU (XLR), SPDIF (RCA), Toslink (Ottica)
Ingressi: USB, Toslink, AES/EBU, SPDIF
Consumo: <0.5 W OFF (standby), 50W ON
Voltaggio uscita: 4Vrms (XLR), 2Vrms (RCA)
Impedenza d’uscita: 10Ohm
Risposta in frequenza: DC-100 KHz
Distorsione: <0,002% (THD+N)
Tappeto di rumore: 140 dB
Volume: 0-80 dB
Balance: +/- 9dB
Voltaggio uscite digitali: SPDIF 500mV, AES/EBU 5V
Impedenza d’uscita: SPDIF 75Ohm, AES/EBU 110Ohm
Sensibilità ingressi digitali: 0,3-5V
Dimensioni: 442x143x448 LxAxP
Distributore ufficiale Italia: al sito Audioplus
Prezzo di listino Italia alla data della recensione: 19.900,00 euro