Nel settore dell’alta fedeltà ogni tanto si scoprono alcuni nuovi costruttori e nascono alcuni prodotti (pochi, anzi pochissimi, per la verità) veramente interessanti per le loro caratteristiche tecniche e musicali. Se oltretutto tali costruttori e prodotti sono anche italiani, beh, insomma, quel che è troppo è troppo! Si dovrebbe gridare al miracolo!
Questo è il caso di un signore, molto esperto, che abita in Toscana sui colli fiorentini e da anni si occupa, nella dimensione riservata della sua vita privata, di costruzione di oggetti hi-fi. In realtà moltissimi audiofili lo conoscono bene, ma non come costruttore, bensì come riparatore, perché in trent’anni di esercizio (tale è infatti la sua esperienza ed è, quindi, di quelle di lungo corso) gli hanno portato a riparare o a upgradare nel suo laboratorio numerosi oggetti delle marche più blasonate.
Sto parlando dello schivo Antonio Nincheri. Sì, proprio lui, che conosce nei minimi segreti gli schemi dei massimi costruttori (Krell, Audio Research, Goldmund, Classé Audio, Mc Intosh, Marantz, Manley, VTL, PS Audio, ecc...), e di molti di questi è stato il riparatore e il punto di assistenza ufficiale per molti anni. Proprio quell’Antonio Nincheri che si è sempre saggiamente tenuto a distanza dai fragori dei pettegolezzi del settore e dal gesto clamoroso dello schiamazzo mass-mediatico dei forum e delle, a volte, inutili chiacchiere di corridoio delle fiere hi-fi. La maggior parte dei suoi clienti (quelli che quotidianamente si recano per le riparazioni dei loro gioielli nel suo laboratorio) non sanno della sua attività di costruttore e il Nincheri, col carattere schivo che lo determina, per nulla incline ad autocelebrarsi e tantomeno a promuoversi, evita accuratamente di parlargliene. Il che, in un mondo come quello odierno, oltre che essere una virtù, costituisce quasi un paradosso.
Per caso, attraverso amici comuni, ho conosciuto questo personaggio e alcuni dei suoi oggetti elettronici. Mi sono recato per curiosità a casa di un amico-collega giornalista e ho potuto ascoltare, senza farci troppo caso all’inizio, sia un phono del Nincheri che un lettore e convertitore CD.
Il suono di quest’impianto era di una qualità sbalorditiva e il coinvolgimento emotivo altissimo. Ho ascoltato lasciandomi trascinare per tutto il pomeriggio godendo del suono che proveniva dalla sorgente analogica che mi ha letteralmente stregato mentre sul giradischi si sono succedute intere tracce di ellepì e brani senza nessuna interruzione. Dischi per lo più non audiofili e di genere vario, in cui emergeva costantemente questa dote di coinvolgimento che ti permetteva di entrare nell’interpretazione musicale. A quel punto, ancora incredulo, non ho potuto fare a meno di chiedergli di poter provare questi oggetti a casa mia, nel mio contesto ed ho iniziato col testare il phono Il King.
L’altro lato incredibile di questa vicenda è legato al logo del marchio. Gli oggetti di Antonio Nincheri sono marchiati AN e il carattere tipografico usato per il logo della ditta somiglia pericolosamente a quello dell’Audio Note England, tanto che vari amici audiofili hanno pensato che di questa marca si trattasse. C’è soltanto un piccolo particolare da sottolineare, anche questo paradossale, ossia che i primi oggetti marcati Nincheri, contrassegnati proprio da quel logo particolare, sono dei convertitori-stabilizzatori di corrente e alimentatori di rete, immessi sul mercato ben prima dei prodotti Audio Note. Si parla infatti degli anni 1983-’84. L’Audio Note England è dunque una realtà ben posteriore (c’era prima il Nincheri).
Ma veniamo finalmente all’oggetto di questo articolo. Il preamplificatore phono, Il King Reference, rappresenta da un lato la dimostrazione delle capacità costruttive della AN e dall’altro la prova che l’analogico vive e gode di ottima salute e rappresenta ancora tutt’oggi, in piena era digitale, il vertice qualitativo più alto nella riproduzione audio. E’ quindi un progetto ambizioso, che si pone per caratteristiche musicali e costruttive come uno strumento atto a raggiungere la punta più avanzata della qualità audio. Il King Reference è un concentrato di soluzioni circuitali, costruito con cura, precisione e attenzione, tutti aspetti possibili da realizzare solo se integrati con un elevato standard di capacità costruttiva artigianale. Alcune di queste soluzioni circuitali sono proprietarie e gelosamente custodite in un cabinet blindato dedicato all’interno del phono stesso.
Questo pre riaa dual mono a batteria nasce dalla volontà di Antonio Nincheri e del suo staff di progettisti di costruire il “phono perfetto”. La conseguenza di queste scelte si fa immediatamente notare all’ascolto e si traduce in un suono vivido, naturale, senza forzature, molto dinamico, profondo, coinvolgente e articolato, in una parola, emozionante.
La realizzazione e la progettazione del sistema AN Il King Reference è l’effetto finale di vari anni di studi e ricerche sui materiali e sulle circuitazioni, da cui sono sorti numerosi prototipi sperimentali, atti alla comprensione del comportamento e dell’affidabilità nel tempo dell’apparecchio. Il tutto è stato sempre oggetto di prolungati test d’ascolto e di confronti diretti con altri vari oggetti del mercato, noti per il blasone e le prestazioni.
Sicuramente, pur nella sua semplicità, il preamplificatore phono è il componente audio più difficile da progettare, visto soprattutto il bassissimo livello elettrico di segnale che deve gestire; per questo motivo rappresenta un punto critico del sistema analogico, anzi il punto più critico, perché tutto ciò che viene perduto a livello di micro-informazione dai solchi del vinile non sarà più recuperabile in nessun modo dagli altri anelli successivi della catena audio, indipendentemente dalla qualità degli stessi. Ciò che non viene preamplificato, infatti, non si può più riprodurre.
Descrizione dell’apparecchio
Il phono King è un oggetto robusto e affidabile ma non bisogna porlo sopra o troppo vicino ad apparecchi con trasformatori di alimentazione, onde evitare che possa captare ronzii. Il pre phono King Reference è ben schermato, ma non è del tutto insensibile alle interferenze per induzione né alle interazioni deboli. Se adeguatamente collocato e interfacciato si rivelerà silenziosissimo essendo un phono alimentato con le batterie di ultima generazione al litio-polimero.
La forma del cabinet del King Reference è di un parallelepipedo molto allungato, per cui il frontale in spesso alluminio si riduce ad un quadrato sul quale è stata posizionata l’unica manopola le cui posizioni sul frontale sono intuitive:
Charge: posizione della manopola a sinistra quando si vuole che il Power Battery Supply carichi le batterie per alimentare Il King phono Reference. Un led indica il funzionamento.
Off: in questa posizione centrale della manopola il phono è spento, cioè è scollegato dalle batterie, e non consuma energia.
On: posizione della manopola a destra questa è la modalità di accensione del King phono Reference. Un led indica il funzionamento.
Alimentatore a batteria Power Supply Reference
In effetti Il King è un due telai avendo una alimentazione a batteria esterna. L’alimentatore Power Supply Reference, contenuto in un cabinet assolutamente identico a quello del phono, va collegato al pre phono King Reference attraverso l’apposito cavo di collegamento. Lo spinotto professionale impiegato ha un verso d’inserimento obbligato, per cui non è possibile sbagliarsi. Naturalmente durante quest’operazione di connessione tra l’alimentatore Power Supply e il phono King, l’alimentatore deve essere disconnesso dalla rete elettrica.
Una volta collegati insieme il phono King e il suo alimentatore si può allacciare il Power Supply Reference alla rete elettrica. In questo caso il cordone di alimentazione usato è del tutto ininfluente ai fini del suono, perché quando Il King è in funzione viene alimentato esclusivamente dalle batterie e quindi il circuito phono è isolato dalla rete elettrica. Tutto ciò mostra una serie di enormi vantaggi: insensibilità ai disturbi, miglior rapporto S/N, totale stabilità circuitale, sensibile aumento del silenzio tra gli spazi della musica, eliminazione del senso di elettrificazione del segnale, migliore stabilità nell’immagine olografica riproposta, silenzi pulitissimi, maggiore trasparenza, ecc...
Installazione
Fate molta attenzione a quanto sto per comunicarvi! Quando si collegano i vari cavi di segnale in entrata (input) o in uscita (output) o quando si provano i pin di carico sugli ingressi (load), per ottimizzare le testine mc, Il King deve sempre essere spento (posizione off, centrale, della manopola ruotante). Soltanto dopo aver connesso tutto all’impianto va portato l’interruttore ruotante del pannello frontale sulla posizione di accensione (posizione a destra on). Se questa procedura non viene rispettata si rischia di danneggiare seriamente il circuito elettrico di questo phono. Pertanto ogni volta che vogliamo sostituire i cavi di connessione del segnale in ingresso e in uscita dal phono per fare delle prove audio l’apparecchio deve essere spento (posizione off della manopola frontale rotante).
Prima di effettuare qualsiasi sostituzione di cavi di segnale o qualsiasi cambio di resistenze sui pin di carico del phono e, in ogni caso, durante la fase di interfacciamento e collegamento del King Reference con il resto del vostro impianto l’apparecchio deve essere spento! Ossia deve essere sempre posto nella posizione off. Il consiglio è di procedere come descritto nel caso di qualsiasi pre phono!
Con questo preamplificatore phono King Reference si è cercato di ridurre le perdite di informazione del segnale al minimo consentito dalle attuali tecnologie, per cui sarebbe assurdo acquistare un componente di questa qualità e poi penalizzarlo con una messa a punto approssimativa.
Anche il pannello posteriore presenta le connessioni di intuitivo utilizzo, quindi levetta per la selezione di testine MM o MC, RCA di ingresso ed uscita e RCA contrassegnate “MC load” destinate ai pin di carico utili per ottimizzare finemente le testine MC.
Settaggio del phono con le varie testine MC
Il preamplificatore phono AN Il King permette all’utente di adattare finemente il carico della testina MC scelta, quando si decida di usarla direttamente nel circuito MC e a questo riguardo è previsto l’uso di pin di carico, predisposti con resistenze ad hoc; viene fornito su richiesta un set con un’ampia scelta di valori (30, 40, 50, 60, 80, 100, 150, 200, 250, 400, 470, 600, 700 ohm) che consente di poter caricare il circuito in modo finissimo, ottimizzando l’interfacciamento elettrico dell’insieme testina-phono. Questa regolazione fine, importantissima per poter raggiungere i massimi risultati di accoppiamento elettrico e di prestazione all’ascolto, non è di solito possibile con gli altri preamplificatori phono convenzionali. Per trovare il valore giusto è bene consultare le indicazioni del costruttore della testina selezionata. Nel caso in cui venga indicato un range di valori ampio (es. da 100 ohm a 1.000 ohm) si tratta di fare delle prove a orecchio, verificando di volta in volta i risultati, finché non si riesca a trovare la migliore combinazione di accoppiamento con l’ohmaggio (valore in ohm) giusto; ossia finché non si raggiunge l’equilibrio timbrico del sistema.
Considerazioni sul suono del King
Quest’oggetto, inserito nel mio impianto, scompare letteralmente, dimostrandosi un filo conduttore di guadagno prossimo a un modello ideale. Le sue doti di trasparenza totale, silenziosità assoluta, unite a un’eccezionale capacità dinamica, permettono di cogliere ogni sia pur minima differenza tra le fisionomie sonore delle varie testine. Dai solchi del vinile emergono forti e chiare sfumature mai udite con i precedenti ascolti.
La maggior parte degli altri phono, dopo aver ascoltato Il King, appaiono un po’ finti, leziosi o artificiosi, risultando altresì’ elettrificati e rumorosi; magari possono abbellire, sottolineare qualcosa, ma alla fine risultano meno naturali. Te ne accorgi subito quando rimetti Il King nel tuo impianto.
L’esperienza d’ascolto è una fruizione estetica, questo credo che realmente sia il fine della nostra passione comune, l’alta fedeltà, ossia restare ammaliati di fronte alla bellezza che è lì, tangibile, una dimensione ricreata in cui ti puoi perdere. Tutto questo somiglia a un altro tipo di esperienza visiva, come, ad esempio, attraversare una galleria di quadri d’autore. Soffermarsi di fronte a opere d’arte dà questa sensazione, come l’immergersi nella lettura di una poesia e/o di un racconto in cui uno si riconosce.
Quando un impianto hi-fi riesce a rendere questo tipo di sensazioni non c’entra più nulla il problema di alti, bassi, medi, spazialità, profondità o altri parametri che si usano nelle analisi standard, perché quando un sistema è in equilibrio diventa sempre più difficile analizzarne singoli particolari, dal momento che i particolari fanno parte di un intero organico che ha senso nel suo complesso.
Non pensavo, finché non ho provato il phono King, che risultati di questo genere fossero possibili in fasce di prezzo ancora umane. Ossia, non è necessario per forza spendere un capitale di soldi per poter mettersi in casa un phono hi-fi che, più che essere un elettrodomestico tecnologico, somigli invece a una macchina che regala una magia sonora.
Il phono Il King è sbalorditivo per la qualità che esibisce nell’uso. Che cos’è che fa di un sistema un sistema di qualità? Credo che la risposta sia quella che vi ho già dato. Ossia quando un sistema riesce a far entrare in una dimensione di partecipazione all’evento musicale, fa venire i brividi, riesce a toccare corde profonde.
Ma è proprio possibile ottenere da delle macchine questo tipo di risultato? Certamente si, però non è scontato che questo risultato ci debba essere. Infatti troppo spesso, andando a casa di amici, parenti e conoscenti, mi sono trovato a constatare che a fronte di una spesa molto consistente, a volte imbarazzante per non dire immorale, i risultati erano non solo discutibili, ma decisamente non appaganti.
In conclusione, se è certamente legittimo considerare l’hi-fi come un gioco è purtroppo vero che gli apparecchi hi-fi sono giocattoli di lusso. Anche questo è un modo di guardare la cosa. Comunque, se come giocatori-audiofili vi riconoscete nella categoria dei “provatori di oggetti” Il King non fa per voi, perché potrebbe rappresentare la fine del gioco.
Caratteristiche dichiarate
Sistema: preamplificatore phono per testine fonografiche MM e MC
Precisione della curva R.I.A.A.: 20 Hz - 20,000 Hz entro 0,15 db
Fattore di guadagno: ingresso MM 40 db; ingresso MC 56 db
Accettazione testine MC: da almeno 0,1 microvolt (ottimale da 0,2 a 0,6 microvolt)
Sensibilità di ingresso MM: 2mV/47kohm
Distorsione armonica: 0,005%
Distorsione di intermodulazione: 0,005%
Impedenza di carico: MM 47.000 ohm; MC regolabile finemente con pin di carico.
Rapporto segnale/rumore: ingresso MM 79 db; ingresso MC 77 db
Dimensioni: 110x110x310 mm LxAxP
Peso netto: 3 kg il Pre King, 3,5 kg l’alimentatore Power Supply
Alimentazione: separata, con Power Supply Battery a batterie al litio-polimero
Consumo: 80 W con le batterie in carica
Durata della carica: a piena carica Il King può essere impiegato per sessanta ore
Finiture base: mobile in alluminio satinato e metallo con rifiniture in nero
Prezzo Italia: 4.680,00 euro
Per ulteriori informazioni
Telefonare al 328.9677105