Con Paolo Di Marcoberardino abbiamo deciso di scrivere a quattro mani questo articolo sul preamplificatore Aloia Kueyen.
I motivi sono molteplici, ma il principale è che riteniamo il Kueyen un preamplificatore che occupa, senza ombra di dubbio, il ristretto Olimpo della produzione mondiale e di cui già faceva parte il The Last, universalmente riconosciuto come il capolavoro di Bartolomeo Aloia. Il Kueyen possiede anche un'indubbia qualità, quella di costare poco, anzi, oserei dire miracolosamente poco.
Il fatto è che Paolo mi lascia davvero poco spazio di intervento. Ha già descritto tutto ed esaustivamente circa il Kueyen e io sono d'accordo con lui su tutto ciò che ha scritto. Mi resta solo lo spazio per parlare delle mie "sensazioni".
Il Kueyen mi ha dato la sensazione di essere una "macchina da laboratorio" che suona così bene da essere paragonata, a memoria, a quelle che personalmente ritengo le migliori preamplificazioni al mondo, parlo di Convergent, Audio Tekne, Plinius, Da Vinci e pochissime altre. Si tratta di una macchina da laboratorio perché il doppio intervento sui livelli di guadagno e la possibilità di variare l'impedenza d'ingresso della sorgente digitale offre la possibilità, a chi sceglierà di acquistare il Kueyen, di ottenere il meglio dal proprio sistema audio in termini di interfaccia e di qualità sonora. Sarà sufficiente essere abbastanza esperti e sensibili.
Devo confessare, invece, di aver ascoltato solo superficialmente il The Last, tra l'altro in occasioni che non mi hanno permesso di valutarne la qualità. Mi fido, come sempre, del giudizio di Paolo che mi dice essere un apparecchio stratosferico, non riesco ad immaginare cosa possa essere vista la già alta qualità del Kueyen che si esprime con una grana finissima e impalpabile che mi avvicina tantissimo all'evento musicale coinvolgendomi emotivamente alla registrazione.
La mia sensazione principale è quella di avere il completo controllo del sistema audio a partire dalla sorgente, per finire ai finali di potenza che sembrano piegarsi con referenza al volere del Kueyen o, meglio, alla mano dell'appassionato che ha impostato nel modo migliore i parametri di guadagno.
Il Kueyen ha un pregio inconfutabile: costa drammaticamente poco.
In questo caso ammiro di Bartolomeo Aloia, oltre l'onestà intellettuale riconosciuta anche da Paolo, il coraggio imprenditoriale nel proporre agli appassionati un oggetto dal costo risibile considerando la qualità offerta.
Quindi, Paolo Di Marcoberardino e Roberto Rocchi assegnano al preamplificatore Aloia Kueyen lo Spark in the dark in virtù dell'elevato valore qualitativo offerto a un prezzo vantaggiosissimo.
SCHEMA RIEPILOGATIVO
Voto massimo ✳✳✳✳✳ Spark, le scintille ReMusic
Timbrica: ✳✳✳✳ | Aperta e luminosa, ricca armonicamente e dotata di estremi gamma molto estesi. Voci eccellenti.
Dinamica: ✳✳✳1/2 | Di buon livello seppur con lievi cenni di compressione. Microdinamica molto pronunciata dona alla riproduzione un elevato contrasto e vivacità
Velocità: ✳✳✳1/2 | Suono vivo e giustamente veloce.
Dettaglio: ✳✳✳✳1/2 | Molto elevato su tutta la gamma, con particolare plauso al basso sempre molto articolato e mai confuso.
Trasparenza: ✳✳✳✳ | Di livello elevato consente di riconoscere senza fatica anche i particolari più nascosti che emergono dall’insieme con notevole facilità e coerenza
Immagine: ✳✳✳✳ | Realistica e più profonda che larga. Eccellente coerenza dei piani sonori.
Costruzione: ✳✳✳✳ | Decisamente artigianale, seppure con un'ingegnerizzazione degna di nota. Componentistica di elevato livello nei punti sensibili del circuito con una alimentazione poderosa e di eccellente cura per il prezzo in gioco. Possibilità operative inconsuete.
Rapporto prezzo prestazioni: ✳✳✳✳1/2 | Tra i migliori mai riscontrati in un preamplificatore, che, pur presentando un prezzo medio, riesce a costituire una ottima alternativa a prodotti blasonati ben più costosi.