ReMusic compie dieci anni

23.06.2021

NdR | Fedele al proprio understatement, la redazione si spende in poche e misurate parole su un grande traguardo simbolico, che va comunque onorato. Grazie quindi a tutti – redattori e lettori, produttori e distributori, amici e nemici – e avanti così...


Scrivere di Alta Fedeltà. Che follia.
Eppure, sono anni che questa passione continua a darmi ispirazione e entusiasmo.


Ho scoperto tardi ReMusic, un progetto completo e accattivante che ha accolto tra i suoi collaboratori penne illustri del mondo dell’alta fedeltà nazionale, ma ho subito compreso che poteva porsi come il naturale punto di approdo per le mie esigenze.
Una rivista che oggi organizza, valorizza e offre visibilità e accessibilità gratuita a tutti i miei scritti, spesso, in passato, finiti nel dimenticatoio degli archivi cartacei di altre riviste.
Una rivista che mi lascia spazio e tempo per decidere di cosa e quando scrivere, tra libertà di manifestazione del pensiero e onestà intellettuale.
Soprattutto, una rivista che accetta il pluralismo di opinioni e il confronto come momento di arricchimento e crescita senza cedere a condizionamenti o tentazioni utilitaristiche.

A volte mi chiedo se questo sforzo redazionale venga compreso dalla community audiofila. Si tratta di un’utenza esperta, piuttosto anziana ed esigente, spesso disillusa se non scettica verso ogni nuova proposta, sospettosa, addirittura permalosa verso le opinioni divergenti.
Parimenti mi chiedo se gli operatori di settore colgano appieno l’importanza di una rivista indipendente, a fronte della proposta sul mercato di prodotti sempre più impegnativi da far conoscere e apprezzare.
Vincere la tentazione autoreferenziale dei redazionali o le posizioni assolutiste o banalizzanti dei guru da forum è la vera sfida.
Il valore aggiunto di una rivista come ReMusic resta l’indipendenza e l’approccio alla valorizzazione del prodotto per ciò che è in grado di fare, senza assolutismi o sensazionalismi.
Lasciar comprendere se quel tassello nel proprio impianto potrebbe andare nella direzione attesa, ma senza dimenticare l’entusiasmo e la passione che governa questo hobby, con descrizioni accattivanti in grado di risvegliare curiosità e pulsioni sopite, un invito all’ascolto senza misticismi.
Non dimentichiamoci le parole del maestro Nelson Pass: la gente non vuole la perfezione tecnica, vuole essere felice.

L’evoluzione di un impianto, nell’alta fedeltà, in fondo è una piccola ricerca della felicità.

Ecco.

Buon compleanno ReMusic, e siate felici.

di Emilio Paolo
Forte
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