ReMusic intervista AP Design

04.12.2018

La pubblicazione della prova dell’Osmo che trovate qui, un generatore di frequenze di Schumann, ha confermato che tanti sedicenti audiofili provano e non commentano, mentre pochi – sedicenti e basta – sparlano, soprattutto sui social, senza aver letto nulla sull’argomento, se non addirittura negando per principio qualsiasi argomento. Pensate che, nello stesso manuale Osmo, che tra l’altro avete in download qui o alla fine dell’articolo, trovate diversi estratti di ricerche e una ricca bibliografia scientifica… che però gli scienziati professionisti che ci affliggono i maroni sui social hanno volutamente ignorato, possedendo lauree a iosa. A questi tristi negazionisti, negazionisti di tutto, negazionisti così così, tanto per farsi notare, è dedicato questo approfondimento. Certo, anche chi è sinceramente interessato all’argomento, senza pregiudizi o preconcetti, potrà probabilmente schiarirsi ulteriormente le idee.

 

Ho pensato insomma di mettere sotto forma di intervista il manuale dell’Osmo, rendendolo una serie di risposte del suo progettista, Alberto Pepe, alle FAQ che questo apparecchio spesso suggerisce. Apparecchio innovativo, perché emette anche un’altra frequenza base, e migliorativo, perché rispetto a prodotti già in commercio da molto tempo, come questo Acoustic Revive RR-77 o i modelli successivi, intende ampliarne l’effetto e la portata.

 

Nota bene: prima di passare la parola ad Alberto, ci tengo a fare un’ultima precisazione. Il motivo per cui noi utilizziamo questo tipo di componenti, di qualsiasi modello o marca essi siano, è dato dal fatto che la risonanza di Schumann è ovunque presente in natura, all’aperto. Quando noi siamo all’esterno, ne siamo tutti esposti. Invece, quando ascoltiamo i nostri sistemi audio al calduccio delle nostre casette, comodamente sprofondati nel divano oppure nella poltrona del boss di casa, paradossalmente le nostre case ci proteggono anche dalla risonanza di Schumann, come da quasi tutti i tipi di radiazione in natura. Alle nostre latitudini, si tratta di case spesse, fatte di materiali densi e pesanti, il più delle volte con strutture in cemento armato, quasi delle gabbie di Faraday. E non pensiate che le case in legno siano di maggiore utilità: da questo punto di vista il legno è una schermatura ancora migliore. Ecco spiegato perché, a questo punto, apparecchi come l’Osmo servono a riportarci a essere esposti, anche se artificialmente, alle frequenze del mondo esterno, che si presuppone siano ovviamente di conforto, rilassanti. Che, guarda un po’, ci predispongano a sentirci più in sintonia: a sentire meglio in tutti i sensi e, forse, con tutti i sensi.

 

Alberto e Andrea Pepe

 

Domanda: Alberto, cosa è l’Osmo, il generatore di ELF di AP Design?

Alberto Pepe: L’Osmo è un generatore che combina gli effetti benefici di due tipologie di onde magnetiche, le onde ELF di Schumann, la cui frequenza di base è di 7.83 Hz, e la frequenza aurea di 432 Hz. La combinazione della frequenza di base e la sua modulazione a 432 Hz creano effetti benefici, sia rispetto ai processi dell’attenzione che ai processi di rilassamento. In questo generatore le due frequenze utilizzate possono essere regolate per intensità di potenza di emissione, in modo da adattarsi sia alla singola sensibilità personale che alle dimensioni dell’ambiente nel quale il generatore è situato.

 

Domanda: Parlaci della risonanza di Schumann.

Pepe: I primi cenni dell'esistenza di una ionosfera, capace di intrappolare le onde elettromagnetiche, fu fatta da Oliver Heaviside e Kennelly nel 1902. Ci vollero altri vent’anni prima che Edward Appleton e Barnett, nel 1925, fossero in grado di provare sperimentalmente l'esistenza della ionosfera. Tuttavia, anche prima di questo, alcune osservazioni documentate delle risonanze elettromagnetiche globali furono fatte da Nikola Tesla nel 1905 e formarono la base del suo schema per la trasmissione energetica senza fili. Anche se alcuni dei più importanti strumenti matematici per affrontare le guide d'onda sferiche furono sviluppati da Watson nel 1918, fu Winfried Otto Schumann che studiò per primo gli aspetti teorici della risonanza globale del sistema di guida d'onda tra terra e ionosfera, conosciuta oggi come risonanza di Schumann. Tra il 1952 e il 1954 Schumann, assieme a Köning, tentò di misurare le frequenze risonanti. Tuttavia non fu possibile fino alle misure fatte da Balser e Wagner nel 1960-1963, in cui furono disponibili tecniche di analisi adeguate all'estrazione dell'informazione della risonanza dal rumore di fondo.

Da allora c'è stato un sempre più grande interesse nelle risonanze di Schumann in un'ampia varietà di campi.

Nel 1952, sempre il fisico tedesco Schumann previde matematicamente la risonanza fondamentale della terra, quest’ultima avviene poiché lo spazio tra la superficie della Terra e la ionosfera conduttiva agisce come una risuonatore, le dimensioni limitate della Terra fanno comportare questo risuonatore come una cavità di risonanza per le onde elettromagnetiche nella banda di frequenze ultra basse ELF. La risonanza che si crea è prodotta dall'energia delle scariche dei fulmini e le risonanze di Schumann sono osservabili nello spettro di potenza del rumore elettromagnetico naturale di fondo come picchi separati nelle frequenze estremamente basse o ELF, attorno a 7,83 Hz e nelle sue armoniche più alte.

 

Domanda: Di cosa parliamo invece quando si tratta di frequenza aurea?

Pepe: Fino al XVII secolo l'intonazione degli strumenti musicali variava molto da paese a paese, a seconda dell'uso che se ne faceva e della scuola di appartenenza dei musicisti. Il la centrale variava quindi da 370 fino 560 hertz. Jonathan Tennenbaum, in A Brief History of Musical Tuning, considera che uno tra i primi riferimenti espliciti dell'intonazione con il do centrale a 256 hertz fu fatto dal fisico Joseph Sauveur, 1653-1716), considerato il padre della fisica acustica. Sauveur, contemporaneo di J. S. Bach, sviluppò un metodo tecnico per determinare l'esatta intonazione di una nota espressa in cicli per secondo. Qualche decennio dopo, un suo collega, Ernst Chladni, definì in un libro sulla teoria musicale il do a 256 hertz come un'intonazione scientifica. Dopo la caduta di Napoleone, nel 1815, al Congresso di Vienna, lo Zar Alessandro I chiese un suono più “brillante” e tale richiesta fu supportata poi da tutte le famiglie reali d'Europa. Tale istanza fu osteggiata dai musicisti classici, ma la scuola romantica, guidata dal pianista Franz Liszt e dal compositore Richard Wagner, sostenne l'intonazione più alta nel periodo tra il 1830 e il 1840. Nel 1859, il governo francese, sotto l'influenza di una commissione di compositori sostenitori del bel canto, uniformò per legge il la a 435 hertz, intonazione tra le più basse del periodo. In seguito, nel 1884, il governo italiano emise un decreto per la normalizzazione del diapason a 432 vibrazioni per secondo, normalizzazione richiesta da Giuseppe Verdi e altri musicisti italiani riuniti al congresso di Milano nel 1881. La ragione sembrava solo legata all’intonazione delle voci, ma studi eseguiti da molti musicisti e da centri del rilassamento hanno definito la stessa come una frequenza che genera momenti di rilassamento profondo.

 

Domanda: Questo ci porta al principio di funzionamento dell’Osmo.

Pepe: Esatto, queste due frequenze sono strettamente connesse ai processi fisiologici delle onde cerebrali e creano interazioni con le reti neurali presenti in ogni essere vivente.

La frequenza di Schumann a 7.82 Hz è la frequenza fondamentale di vibrazione della terra, questa specifica frequenza si sintonizza sulla parte superiore delle onde Theta, onde che caratterizzano la prima e la seconda fase del sonno REM, l’effetto delle stesse durante la veglia è quello di accentuare lo stato di rilassamento e di favorire l’ascolto. Di seguito un breve riepilogo delle forme d’onda cerebrali:

  • onde Delta - sono caratterizzate da una frequenza che va da 0,1 a 3.9 hertz, sono le onde che caratterizzano gli stadi di sonno profondo
  • onde Theta - vanno dai 4 ai 7,9 hertz, caratterizzano gli stadi 1 e 2 del sonno REM
  • onde Alfa - sono caratterizzate da una frequenza che va dagli 8 ai 13,9 hertz, sono tipiche della veglia a occhi chiusi e degli istanti precedenti l'addormentamento
  • attività Beta - vanno dai 14 ai 30 hertz, si registrano in un soggetto in stato di veglia, nel corso di una intensa attività mentale, come durante calcoli matematici, e soprattutto da aree cerebrali frontali. Nota bene: per quanto riguarda questo tipo di oscillazione manca il requisito della periodicità. Si riscontra, invece, nella rappresentazione encefalografica, una desincronizzazione, per cui non si parla di "onde" ma di "attività".
  • onde Gamma: vanno dai 30 ai 42 hertz, caratterizzano gli stati di particolare tensione

La frequenza di 432 HZ è una frequenza di accordatura aurea, una scala d’intonazione naturale che si basa sui multipli di 8, come tutte le frequenze auree ha la capacità di interagire con la nostra rete neurale apportando un senso di rilassamento profondo.

 

Domanda: Come si combinano queste due frequenze nell’Osmo?

Pepe: Nell’Osmo un circuito mai realizzato prima genera delle sinusoidi pure, che vengono immesse in una bobina calibrata per generare un campo magnetico toroidale. La scelta del campo magnetico e non elettrico è dettata da due fattori di base. Il primo è dato dall’impossibilità di creare un’onda elettromagnetica, un’onda con componente elettrica e magnetica, a causa della lunghezza dell’antenna trasmittente, la stessa dovrebbe essere lunga molti chilometri per garantire un influsso sia elettrico che magnetico. La seconda e più importante è data dalla grande sensibilità della nostra mente alle onde magnetiche e alla scarsa e pericolosa sensibilità ai campi elettrici del nostro corpo.

Le onde magnetiche vengono percepite in modo inconscio e con sensibilità diverse da persona a persona, interagiscono con l’ipotalamo ed entrano in diretto contatto con la nostra persona in modo naturale se si utilizzano basse quantità di magnetismo.

La componente elettrica delle onde elettromagnetiche viene percepita dall’essere umano solo oltre una certa soglia, ma diviene anche distonica, poiché la soglia è molto elevata e interagisce negativamente con la nostra persona, in particolare con i neuroni lunghi, provocando a lungo andare problematiche di tipo neurologico, che nella maggior parte dei casi scompaiono quando cessano le componenti elettriche delle onde elettromagnetiche.

Queste le motivazioni di base della scelta di emissione della sola parte magnetica e della potenza di emissione regolabile.

 

Domanda: Da anni utilizzo un prodotto precedente, come già detto, per me l’utilizzo è intuitivo, ma spieghiamo come si attiva e fa funzionare l’Osmo.

Pepe: Dopo l’accensione passano alcuni secondi che servono a stabilizzare i due generatori di onde sinusoidali, il generatore è pronto quando la spia di accensione è illuminata. Sul retro ci sono potenziometri che servono a regolare l’intensità magnetica di emissione - OSC del generatore e la quantità di modulazione - MOD della frequenza armonica: da qui il nome dell’apparecchio. La loro regolazione dipende dalla distanza del risuonatore rispetto alla persona e alla sensibilità specifica di chi lo utilizza.

Una precisazione importante: le manopole dell’emissione sono di tipo logaritmico dividendo le posizioni come fossero le lancette di un orologio e partendo da ore 07:00, la potenza di emissione raddoppia ogni “due ore”. Per esempio, se a ore 07:00 dell’oscillatore la potenza di emissione è di 5 mW, cioè cinque milliwatt, a ore 9 sarà di 10 mW, a ore 11 di 20 mW, a ore 13 di 40 mW, a ore 15 di 80 mW, a ore 17 di 160 mW e al massimo di 200 mW. Una regola da tener presente è che al raddoppiare della distanza dal risuonatore, la potenza relativa rispetto all’utilizzatore diventa di un quarto.

AP Design Osmo emissione gauss

Il posizionamento delle manopole è descritto nella parte iniziale del manuale e dipende dalla sensibilità della singola persona alle onde elettromagnetiche. Quest’ultima è la ragione per la quale Osmo è regolabile in potenza sulla frequenza di Schumann e sulla relativa modulazione armonica.

 

Domanda: È possibile lasciare l’Osmo sempre acceso?

Pepe: Sì, è sempre possibile tenerlo acceso, il sistema è protetto da sovratemperature e da sovracorrenti, in caso di sovratemperatura si spegne e rimane spento fino a che la temperatura non si normalizza.

 

Domanda: Come deve essere orientato o posizionato l’Osmo?

Pepe: Il miglior posizionamento è in piano e può essere orientato a piacere su 360°. Il posizionamento più efficiente è ad altezza di 1,5 metri ma, in virtù del sistema di antenna scelto, può essere posizionato in piano a qualunque altezza o distanza dall’utilizzatore.

 

AP Design Osmo emissione toroide


Domanda: Come posso verificare il funzionamento di Osmo?

Pepe: Osmo si accende dopo pochi secondi, il sistema controlla il normale funzionamento e successivamente dà il consenso all’accensione. Si può testare con un cellulare che abbia un buon sensore magnetico scaricando un’app di lettura del campo magnetico, tra queste ad esempio Magnetic Field Detector, in alternativa con un misuratore di campo magnetico professionale.

 

Andrea e Alberto Pepe

 

Domanda: Può essere usato in un qualunque impianto Hi-Fi?

Pepe: Sì, può essere usato con qualunque impianto Hi-Fi o Hi-End.

 

Domanda: Al massimo della potenza, l’apparecchio potrebbe causare danni o problemi?

Pepe: Al massimo della potenza l’Osmo non supera gli 0,5 watt a contatto, per questa ragione non può causare danni alle persone. Per carte di credito, nastri magnetici, valvole termoioniche e altri oggetti che risentono delle variazioni di campo magnetico, si consiglia di mantenere Osmo ad almeno 60 cm di distanza. Le interferenze con i diffusori, anche elettrostatici, sono ininfluenti.

 

Domanda: Che assistenza offrite?

Pepe: La dovuta assistenza data da periodo di garanzia: in caso di problemi di funzionamento ci si può rivolgere direttamente al costruttore, che provvederà a eseguire un ritiro per l’eventuale riparazione/sostituzione di Osmo al solo costo delle spese di spedizione.

 

Domanda: Alla fine, la domanda da un milione di dollari: che cosa fa Osmo, che effetti può dare?

Pepe: Osmo è un generatore magnetico di onde di Schumann modulate con una frequenza armonica. I cambiamenti che sono con certezza sperimentati riguardano il cambio di percettività, la maggiore attenzione e il minor affaticamento durante l’ascolto, oltre che, in determinate condizioni, aumentare la fase di rilassamento del ciclo notturno del sonno. Sono in fase di verifica altre caratteristiche ricevute come feedback da utenti e utilizzatori ma non ancora verificate sperimentalmente.

 

 

Caratteristiche dichiarate dal produttore

Alimentazione: 220Vac

Tipo di onda: sinusoidale pura a 7.83Hz e 432Hz

Emissione primaria: da 10mG a 150mG a 7.83Hz

Emissione modulazione: da 0mG a 75mG a 432Hz

Bobine: dedicate da 100mm

Diagramma emissione: toroidale

Sistema di alimentazione: lineare con stabilizzazione della tensione sovradimensionata per venti volte la potenza massima di utilizzo

Armoniche: - 65dB

Protezioni: fusibile primario sulla rete e termofusibile interno

Dimensioni: 178x88x225mm LxAxP, manopole comprese

Peso: 1,3Kg ca.

Manuale: scaricalo qui

 

Per ulteriori info: scrivi qui a Evotech Srls, Strada dell’Acquedotto 5/A, 70129 Bari BA Italia

Distributore ufficiale Italia: al sito Diapason Hi-Fi

Prezzo Italia alla data della recensione: 525,00 euro

di Giuseppe
Castelli
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