Gruppo storico – assieme in Italia ai napoletani della Nuova Compagnia di Canto Popolare – di quel folk revival che negli anni '70 diede il via al successivo e più vasto movimento della odierna world music, al lavoro di ricerca, recupero e rielaborazione della tradizione musicale popolare siciliana, la Taberna Mylaensis ha sempre associato quello della composizione di originali, producendo nel tempo un proprio canzoniere, che della tradizione ne rappresenta coerentemente la continuazione.
In realtà nel loro caso più che di world music sarebbe giusto parlare di musica popolare siciliana, dato che sostanzialmente il gruppo poco si è aperto negli anni ad altre influenze e culture musicali, ma va ricordato che già in purezza, la tradizione siciliana è il risultato di un varietà di influenze musicali, araba, turca, spagnola, normanna... e quindi di fatto nasce già come world music. Tra tutti gli album della Taberna, L'Anima du Munnu rappresenta forse il momento di più alta espressività, creatività e perizia tecnica. Il gruppo per l'occasione esibiva una front line di primissima qualità, composta oltre che da Luciano Maio (voce, chitarre, mandola, mandolino, e anima arcaica del progetto), da Tanino Lazzaro (fisarmonica e voce), Giuseppe Greco (chitarra classica, basso, mandola), Massimo Laguardia (percussioni), Giancarlo Parisi (zampogna e fiati), e Nando La Rosa (nacchere e marranzano). Tra le dieci tracce, tutte di ottima fattura, almeno due meritano l'encomio della critica: Lampabbò... Lampà!!, fantasiosa rielaborazione poliritmica di un canto tradizionale in uso nelle tonnare del trapanese, e la delicata Cu Jé, una ballad ispirata a un testo popolare che si interroga sul significato della vita, cui Maio e Lazzaro (autori di tutte le composizioni e le rielaborazioni) hanno donato una melodia struggente, e i connotati chiari e semplici del capolavoro.
Taberna Mylaensis
L'Anima du munnu
Pan Records
CD
Total Time 48:48
1998