Testina Excel Sound Hana EL

26.04.2019

Premessa

Ormai è un dato di fatto: il vinile è ritornato. Meglio sarebbe dire che è ritornato di moda, perché di una vera moda si tratta. Qui si parla di vendite del vinile tornate ai livelli del 1990, anno in cui 33 e 45 giri hanno iniziato la loro parabola discendente a favore del CD.

Indiscrezioni, non saprei quanto vere siano, mi sussurrano all’orecchio che il ritorno del vinile è merito/colpa delle donne. Sì, avete letto bene, sono proprio le donne a preferire il vinile, lo preferiscono per la grande copertina di cartone che può essere letta più facilmente, per i gadget che sono inseriti nella confezione come ad esempio poster, adesivi e quant’altro: i vecchi appassionati possono ricordare il poster dei Pink Floyd o il revolver di carta in Crac! degli Area, la gigantografia in Jazz dei Queen, etc. Lo preferiscono per il profumo del disco nero e per la bellezza del giradischi inteso come oggetto. Insomma, sono le donne che apprezzano l’uomo che possiede questi oggetti che si stanno ritrasformando in culto. Attualmente quasi tutte le uscite discografiche di una certa importanza prevedono la stampa del vinile oltre al formato CD e il file streaming, anche se, a mio modo di vedere le cose, ha poco senso il formato analogico registrato e mixato in digitale. Per fortuna alcuni lungimiranti gruppi musicali hanno intuito l’importanza e l’utilità di registrare in analogico e non in digitale. Come non essere contenti di questo inaspettato quanto gradito ritorno al passato?

Il mio pensiero è che, se i vecchi amanti del vinile sono rimasti numericamente gli stessi, questa impennata di vendite è dovuta anche al fatto che si sono affacciati nuovi appassionati della sorgente analogica. Basta osservare le apparecchiature presenti nei pochi negozi di Hi-Fi rimasti e noterete un bel numero di giradischi esposti, naturalmente quasi tutti di fascia economica bassa e pronti per essere collegati all’ampli senza tante complicazioni. Appare logico aspettarsi dai nuovi appassionati un atteggiamento da neofiti. In effetti avvicinarsi al meraviglioso mondo dell’analogico potrebbe creare, diciamo così, un certo imbarazzo dettato dal fatto di scoprire, per esempio, che il giradischi ha bisogno di un pre phono e che questo potrebbe non essere presente tra gli ingressi linea dell’amplificatore, oppure meravigliarsi che il giradischi non preveda un ingresso per la cuffia!

Questo è il motivo per il quale suddividerò idealmente questo articolo in due parti, una dedicata ai principianti e una più approfondita per i più esperti. Va da sé che gli uni e gli altri non debbano sorprendersi né per la semplicità dell’esposizione e neanche della complessità dovuta agli approfondimenti tecnici.

 

Descrizione

L’azienda giapponese Excel Sound ha deciso di commercializzare in proprio delle testine, dato che già ne produceva da quarant’anni per altre aziende, inclusi ad esempio i modelli entry-level di Benz Micro. La Excel Sound Hana, termine che in lingua giapponese significa “brillante e magnifico”, è quindi la new entry di un’azienda OEM che però possiede grande esperienza circa la realizzazione di questo delicatissimo componente.

Per il momento il catalogo prevede quattro modelli, tutti di tipo MC, due ad alta uscita distinte dal suffisso H-igh pari a 2mV e due a bassa uscita con suffisso L-ow da 0,5mV. A loro volta queste due tipologie si distinguono per il taglio della puntina, E-llittico e S-hibata, dalle caratteristiche notoriamente più performanti. Questi quattro modelli di testina hanno in comune il cantilever in alluminio rigido e i magneti in AlNiCo.

Gli appassionati della prima ora devono sapere che le testine MC - Moving Coil, vale a dire a bobina mobile, per le proprie caratteristiche elettriche e meccaniche sono dedicate agli appassionati più esperti, mentre le testine MM - Moving Magnet sono molto più facili da gestire e generalmente meno costose quindi maggiormente dedicate ai meno esperti. Per ulteriori informazioni potete anche leggere alcuni approfondimenti su queste pagine nella sezione Analogico.

 

La Hana EL si presenta in una bella confezione che contiene il piccolo giravite, il pennellino per la pulizia e alcune viti amagnetiche per il fissaggio della testina al braccio. A tal proposito devo confessare che il sistema di fissaggio a vite della Hana è quello che meno gradisco, vale a dire senza filettatura con controdado. Purtroppo questa soluzione di fissaggio è obbligatoria quando il guscio della testina sia in plastica o in resina, non essendo abbastanza sicura la tenuta della filettatura in questo tipo di materiale che potrebbe eventualmente spanarsi o danneggiarsi. Di contro, il guscio in plastica risulta più leggero, così da adattarsi facilmente alla maggior parte dei bracci economici in commercio che sono a bassa massa.

I giovani analogisti devono sapere che, nonostante attualmente si possano acquistare giradischi completi di testina già dimata e pronta all’uso, per un buon settaggio del sistema giradischi-braccio-testina è necessario un giusto equilibrio meccanico per annullare le deleterie risonanze in gioco. Ecco perché deve essere calcolato il range di frequenza nel quale ricade l’accoppiamento delle masse del sistema braccio-testina.

Per i più smaliziati ho provveduto a inserire qui il diagramma che aiuta a calcolare il range nel quale ricade la frequenza di risonanza che, desidero ricordare, deve attestarsi tra gli otto e i dodici hertz vale a dire nella fascia subsonica.

In questo caso l’accoppiamento Hana-SME IV corrisponde alla relazione tra la massa braccio-testina pari a 15/16 grammi e la cedevolezza della testina pari a 20 dyne, facendo cadere a 9 Hz il punto di risonanza, cioè a una frequenza ottimale che non determina problemi.

 

I giovani analogisti devono sapere che è importante anche il peso di lettura della testina, che può essere regolato tramite il contrappeso inserito in coda al braccio. Il normale mercato audio offre l’acquisto di bilancine meccaniche dal costo più o meno economico che aiutano nella regolazione del peso di lettura, ma io consiglio di acquistare nel web bilance elettroniche da gioielleria molto sottili che assicurano una regolazione molto fine di questo parametro. In mancanza di bilancine, un trucchetto empirico più o meno affidabile è quello di trovare un bilanciamento perfetto manovrando il contrappeso fino a che il braccio risulti perfettamente orizzontale, come se fosse un’altalena in equilibrio. Ecco, questo equilibrio corrisponde a zero grammi. Il passo successivo è quello di regolare il contrappeso nel caso sia dotato di apposite linee che determinano la grammatura. Personalmente sono in possesso di una bilancina elettronica molto affidabile a uso specifico audio di più di qualche anno fa. In questo caso la Hana EL vuole un peso di lettura di 2 grammi ma, come spesso consiglio, è possibile effettuare successivamente una regolazione fine a orecchio che varia del 10% massimo, in più o in meno – quindi in questo caso da 1,8 a 2,2 grammi – allo scopo di ottenere un suono che si avvicini al proprio gusto personale. Si tratta di una sorta di equalizzazione meccanica che, solitamente, all’aumento del peso fa corrispondere un suono più solido nelle basse frequenze ma meno dettagliato, mentre la diminuzione del peso determina delle alte più dettagliate e fresche lasciando inalterato il controllo delle basse. In ogni caso, sappiate che un peso maggiore influirà anche sul generale consumo del solco del disco, motivo per il quale personalmente mi mantengo un pizzico al di sotto del peso di lettura consigliato.

 

Ascolto

Crea sempre una sorta di serenità interiore verificare che un apparecchio suona bene sin già dalle prime battute. Nel caso di una testina che, come avete avuto modo di leggere, comporta una certa manualità e abilità abbastanza lontana dal semplice plug and play, l’apprensione è ancora più alta. Non è il caso di questa testina Hana, che ha dato prova di grande qualità già dalle prime note musicali prodotte dal disco, a patto di metterla nelle condizioni per esprimersi al meglio. Infatti, le caratteristiche elettriche della Hana EL inducono a scelte piuttosto impegnative che presuppongono una certa esperienza, quindi i neofiti potranno continuare a leggere per cultura personale ma non si preoccupino se l’argomento dovesse risultare per lo più impenetrabile. L’uscita bassa pari a 0,5 mV e soprattutto l’impedenza interna di 30 ohm suggeriscono l’utilizzo di uno step up, in pratica un trasformatore-elevatore, in grado di adattarsi all’impedenza e di elevare il segnale elettrico tanto da poter essere collegato a un phono MM invece di delegare il compito a un phono MC generico, ottenendo però un risultato quasi sicuramente inferiore. In questo caso ho a disposizione lo step up Fidelity Research FRT-3G, che ben si adatta alle caratteriste elettriche della nostra testina, collegandolo all’Audio Innovation 500 la cui scheda phono MM è sorprendentemente di ottima qualità.

 

Come accennavo appena sopra, la testina Hana è in grado di assicurare buone performance sonore sin da subito, ma è dopo un centinaio di ore di funzionamento che si raggiungono le massime prestazioni, ciò è dovuto verosimilmente all’adattamento del grado di elasticità dell’anello spugnoso che funge da perno lungo il cantilever. La prima impressione è quella di ascoltare un sound solido e senza tentennamenti, conseguenza di una eccellente capacità di tracciamento, con una tonalità appena calda e ambrata. Con l’andar del tempo e degli ascolti dei numerosi vinili che si sono succeduti è migliorata la costruzione della scena e della restituzione del dettaglio, migliorata anche la tonalità che si è sensibilmente schiarita, ma è rimasta immutata la piacevole sensazione dettata dalla timbrica degli strumenti sia acustici che elettrici, che inizialmente si era positivamente manifestata in modo evidente. La capacità di restituzione di una timbrica sostanzialmente corretta insieme alla plasticità del quadro sonoro dalle caratteristiche di liquidità ed equilibrio tonale sono le precipue note positive da poter attribuire alla Hana EL. Questa rotondità, a cui si affianca comunque una lodevole risoluzione del dettaglio, rende l’ascolto piacevole e rilassato predisponendo l’appassionato a un atteggiamento positivo nei confronti di questo fonorivelatore e del suono che produce. Sono sicuro quando affermo che ho ascoltato queste elevate prestazioni in occasione di sistemi e testine dal costo decisamente superiore a quella prevista per l’acquisto di questa testina giapponese. Questa considerazione pone la Hana EL come un vero affare con un rapporto qualità/prezzo molto alto.

 

Ma il gioco non finisce qui perché, avendo a disposizione un certo numero di apparecchiature, ho provato a sostituire il trasformatore FRT 3G con il SUT n°3 AudioDinamica da noi recentemente provato qui con eccellenti risultati e, visto che c’ero, ho collegato gli ingressi bilanciati di cui è dotato. Veloce sostituzione dei cavi del mio SME IV ed ecco che ricominciano gli ascolti. Beh! La differenza è notevole, pulizia e dinamica alle stelle, bassi profondi e controllati, dettaglio minuzioso e naturale. Davvero un gran bel sentire.

Ma non è finita qui.

In effetti ho disponibile anche il pre phono polacco RCM Sensor2, gran bell’oggetto, completamente selezionabile e con ingressi e uscite bilanciate. L’occasione è ghiotta!

Ho collegato il SUT n°3 al RCM Sensor2 e di seguito a un ingresso linea dell’Audio Innovation.

Ragazzi, è scattata la magia!

Un suono deciso, profondo, dettagliato, dinamico e ad ampio spettro di risposta in frequenza, siamo quasi ai massimi livelli e forse si sente la mancanza di un giradischi più performante.

 

A questo punto mi ricordo il costo della testina che è di 415 euro e, alla luce delle prestazioni sonore ottenute, ho quindi voluto fare un passo indietro e sono tornato a montare la mia Transfiguration Spirit a bassa uscita, lasciando invariato tutto il setup elettrico, che risulta perfetto anche per questa testina.

Il confronto ha rivelato differenze sostanziali in termini di finezza e di immagine più ampia e fresca a favore della Transfiguration che ha rivelato però un suono più elettrico e nervoso.

In pratica mi sono trovato a confrontare ad armi pari la Hana EL con la Transfiguration Spirit dal costo quintuplo e, a onor del vero, non sono riuscito a decidere su quale fosse superiore, tanto che mi sono deciso a acquistare un bel Thorens TD166 usato sul quale ho montato il braccio Esoter Track Ten per poter disporre a mio piacimento dei due fonorivelatori.

 


Pro

Testina di alta qualità a bassa uscita a un prezzo che definire concorrenziale è dire poco.

Potrebbe essere il giusto viatico per l’analogista che possiede una certa esperienza e che vuole intraprendere un percorso di alto livello per quanto concerne le testine a bobina mobile senza spendere un patrimonio. Per il resto una parola sola: raccomandatissima.

 

Contro

Il guscio in resina, per motivi di sicurezza, costringe al fissaggio tramite viti esterne, il che vuol dire armarsi di santa pazienza e armeggiare parecchio con peripezie manuali per avvitare saldamente la testina allo shell del giradischi. Per scaramanzia non dico niente circa l’attenzione da porre durante queste manovre.

 

Suggerimenti

Non adatta al “primo contatto” nel mondo analogico, quindi sconsigliata ai neofiti che incontreranno minori difficoltà affidandosi a una MM. Per chi desideri tastare il mondo delle MC consiglierei il modello EH o SH, che con i suoi 2 mV di uscita può essere collegata senza difficoltà a un qualsiasi pre phono MC. La EL e la SL invitano all’utilizzo di un trasformatore elevatore dedicato per poter godere a pieno delle prestazioni alte che possono offrire e, naturalmente, sono consigliate a un utente un tantino più esperto.

 

 

Schema riepilogativo

Voto massimo ***** Spark, le scintille ReMusic

 

Timbrica: **** | Equilibrata e naturale. Voci e strumenti sia elettrici che acustici sono credibili e riconoscibili. La tonalità è orientata al caldo dell’ambra trasparente ma preserva il dettaglio, la presenza di notevoli quantità di armoniche di contorno contribuisce al grande piacere d’ascolto.

 

Dinamica: **** | Inaspettata per le dimensione del diffusore e degli altoparlanti. Micro di grande valore per dettaglio e naturalezza di emissione.

 

Immagine: **** | Ampia e proporzionata. Il quadro sonoro risulta tridimensionale e disegnato nei contorni con precisione.

 

Emozione: **** | Il coinvolgimento d’ascolto e le emozioni suscitate sono le caratteristiche precipue di questa testina. Meritato il voto alto.

 

Costruzione e imballo: **** | Il guscio in resina è leggero e privo di risonanze, la mancanza di filettatura si sente in fase di montaggio. L’imballo è curato.

 

Rapporto prestazioni/prezzo: ***** | Un affare.

 

 

Caratteristiche dichiarate dal produttore

Stilo: ellittico

Cantilever: alluminio

Livello di uscita: 0,5mV/1kHz

Bilanciamento:<2dB/1kHz

Peso di lettura: 2g

Cedevolezza: 20x10-6 cm/Dyne

Separazione tra i canali: 25dB/1kHz

Risposta in frequenza: 15-25.000Hz

Impedenza interna: 30ohm/1kHz

Impedenza di uscita: >400ohm

Peso: 5g

Colore del guscio: verde muschio

 

Distributore ufficiale Italia: al sito Audio Azimuth

Online shop ufficiale Italia: al sito PlayStereo

Prezzo Italia alla data della recensione: 415,00 euro

Sistema utilizzato: all'impianto di Roberto “The Rock” Rocchi

Torna su

Pubblicità

KingSound banner
DiDiT banner
Vermöuth Audio banner
Omega Audio Concepts banner

Is this article available only in such a language?

Subscribe to our newsletter to receive more articles in your language!

 

Questo articolo esiste solo in questa lingua?

Iscriviti alla newsletter per ricevere gli articoli nella tua lingua!

 

Iscriviti ora!

Pubblicità